Caso Orlandi, l'ira del Papa: «Basta illazioni su Wojtyla» e l'inchiesta vaticana appena aperta subisce uno stop

Lunedì 17 Aprile 2023 di Franca Giansoldati
Caso Orlandi, l'ira del Papa: «Basta illazioni su Wojtyla» e l'inchiesta vaticana appena aperta subisce uno stop

CITTÀ DEL VATICANO Dalla quarantennale tragedia di una minorenne inghiottita nel nulla, la cui storia è stata trasformata da Netflix nel successo di The Vatican Girl, fino al botta e risposta inedito tra il Vaticano e i parenti di Manuela Orlandi culminato all'Angelus di ieri in una difesa a tutto campo di Papa Wojtyla.«Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate». «Grazie a Papa Francesco per le sue parole di questa mattina», scrive sul suo profilo Facebook Pier Ferdinando Casini. «Le illazioni vergognose verso San Giovanni Paolo II vanno respinte al mittente con sdegno e confermano, a proposito del caso di Emanuela Orlandi, che il giusto e doveroso anelito di giustizia è incompatibile col fango della menzogna».

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Papa Francesco è intervenuto personalmente parlando dal balcone del Palazzo Apostolico quando ha saputo che le insinuazioni fatte dal fratello della scomparsa, Pietro Orlandi stavano circolando in modo tossico, alimentando la falsità che il pontefice polacco la sera uscisse in incognito dall'Appartamento «di certo non per benedire case».

Una frase feroce che aveva già spinto il cardinale di Cracovia, Stanislao Dziwisz, a rompere il silenzio ed auspicare l'intervento della magistratura italiana (non quella vaticana) a proposito delle «affermazioni criminali» di Pietro Orlandi («spero che l'Italia, culla universale del diritto, saprà con il suo sistema giuridico vigilare sul diritto alla buona fama di chi oggi non c'è più»). Del resto per chi sul territorio italiano offende l'onore o il prestigio del Capo di uno Stato estero è prevista una punizione.


LE ACCUSE


Tutto è nato dall'accusa di pedofilia nei confronti di San Wojtyla, amplificata poi dai media e all'origine di una ondata di sdegno trasversale senza precedenti. Prelati, famiglie, gente comune, politici. All'inizio i media d'Oltretevere e gli esponenti della Segreteria di Stato avevano scelto di non reagire alle frasi di Orlandi, almeno fino a quando dalla Polonia l'ex segretario di Giovanni Paolo II - Dziwisz - aveva rotto gli indugi ravvisando contorni «criminali» in quello che era stato propalato davanti alle telecamere. Nel frattempo Orlandi per aggiustare il tiro faceva sapere di non avere mai parlato di pedofilia, e che semmai si aspettava solo un passo in avanti da parte della giustizia d'Oltretevere.
Dopo l'uscita del film di Netflix la magistratura del Papa evidentemente sotto pressione ha annunciato l'apertura di una indagine con lo scopo di non lasciare nulla di intentato e verificare la fondatezza delle prove che la famiglia Orlandi e il suo avvocato, Laura Sgrò affermano di avere in mano. Insistono che in qualche cassaforte ben nascosta vi sia un dossier segreto sulla fine che ha fatto la Orlandi contenente carte capaci di portare alla verità.


LE INCHIESTE

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Chi ha fatto del male a Manuela? In questi giorni Sgrò e Pietro Orlandi sono stati ascoltati per ore dall'Ufficio del Promotore di Giustizia anche se entrambi hanno ritenuto di non fornire al Vaticano nomi o elementi utili per identificare l'origine delle infamanti accuse rivolte a Wojtyla. Uno snodo ritenuto fondamentale che ha indotto i magistrati vaticani a mettere le mani avanti e fermare tutto, si tratta di una battuta d'arresto. Se l'inchiesta vaticana rischia di essere affossata dal fratello della Orlandi, in Italia l'inchiesta è già stata chiusa in mancanza di elementi nuovi. L'allora procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone (oggi a capo del tribunale vaticano) aveva spiegato che «l'archiviazione fu decisa a maggioranza, al momento della scadenza dei termini delle indagini, tra i colleghi titolari del procedimento».

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 00:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA