Un tunisino di 25 anni è stato fermato dalla polizia a Busseto, nel Parmense, dopo che nel suo telefono sono stati trovati migliaia di file con indicazioni su come costruire esplosivi o armi, lezioni e manuali con tecniche di combattimento e fuga. Poi immagini e video di attentati, esecuzioni di 'infedelì, predicatori che incitano alla jihad. L'uomo avrebbe avuto, via social, contatti con ambienti dell'Isis: la Procura di Bologna lo accusa di autoaddestramento e attività con finalità terroristica, anche internazionale.
Inneggiava allo “stato islamico” e scaricava video sulla Jihad, espulso a Terni marocchino padre di 3 figli
Jihad Islamica, si chiama Buraq-120: il nuovo razzo che spaventa Israele
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