«Prestate la massima attenzione alle tartarughe marine, sia a mare che sulle spiagge, soprattutto in questo periodo di nidificazioni», questo l'appello che parte dal Parco dall'Area Marina Protetta di Punta Campanella rivolto a tutti i proprietari di barche e natanti.
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È stata prontamente individuata una Caretta caretta che però è apparsa in ottime condizioni mentre nuotava senza particolari problemi. La tartaruga è stata monitorata fino a che non è sparita in profondità. Altre due segnalazioni hanno invece riguardato due tartarughe morte, di cui una è stata recuperata dallo staff dell'Amp Punta Campanella e consegnata all'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno per la necroscopia. La causa della morte potrebbe essere un amo, probabilmente di un palangaro, la prima causa di pesca accidentale ( circa il 52%) delle Caretta caretta nel Mediterraneo. «Per questo è molto importante che i pescatori, o chiunque veda una tartaruga in difficoltà, non si limiti a tagliare la lenza e lasciarla andare. Perché il danno causato dalla parte residua può essere fatale nei giorni e nelle settimane successive», sottolinea il presidente dell'Amp Punta Campanella, Lucio Cacace. Si calcola, infatti, una mortalità del 30% per le tartarughe vittima di ami e lenze dei palangari.
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