Una "micro" Pompei, spunta dal sottosuolo di Verona, una perla romana dell'epoca imperiale emersa durante gli scavi nell'interrato dell'ex cinema Astra, nel centro storico della città scaligera, vicino a Porta Borsari: la scoperta di un complesso del II secolo, di funzione ancora sconosciuta, con pareti affrescate in magnifici colori, sopravvissuti alla distruzione di un incendio.
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Durante gli scavi sono stati rinvenuti murature affrescate, impianti di riscaldamento sia a pavimento che a parete, pavimenti in cementizio decorati da tessere e crustae. Inoltre anche in questo sito, come anche in altri contesti cittadini, un incendio sembra aver messo fine alla frequentazione del complesso. Ed è proprio questo aspetto - sottolinea la Soprintendenza - che avvicina questo ritrovamento a Pompei e ad altre città vesuviane: un evento calamitoso, in questo caso un rogo, ha segnato improvvisamente la fine di queste architetture, lasciando tracce tangibili della distruzione e dell'ultimo scenario di vita. Il ritrovamento è avvenuto nell'interrato di un ex cinema, chiuso da molti anni, in via Oberdan, la strada che collega Porta Borsari a piazza Bra. Porta Borsari costituiva il principale ingresso della città romana, immettendo l'importante via Postumia (che lambiva l'antico Foro Romano, l'attuale piazza Erbe) sul decumano massimo. Tutti i particolari su questo importante ritrovamento archeologico saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà a Verona giovedì 17 giugno, alle ore 12.