Si è conclusa con una informativa all'Autorità Giudiziaria con ipotesi di truffa e falso in atto pubblico, l'indagine che il Comando Generale della polizia locale di Roma Capitale ha appena concluso nei confronti di una coppia di coniugi residenti nel Frusinate.
Tutti questi ricorsi (circa duemila), e tutti con medesima modalità di presentazione, hanno insospettito gli inquirenti che hanno iniziato ad osservare le mosse dei due, che per un anno circa sono entrati e usciti dal centro storico, su via Amba Aradam, via Nazionale, via dei Fori Imperiali ecc. con due diversi veicoli e sempre con a bordo il figlio disabile, titolare di regolare contrassegno. Le ragioni ipotizzate di questo comportamento potrebbero essere quelle cercare di eludere i controlli patrimoniali e fiscali, dichiarando un numero minimo di "corse". Purtroppo per i due, i controlli incrociati degli agenti hanno dimostrato che in alcuni casi il figlio si trovava accompagnato nello stesso momento in due punti opposti di Roma, in altri casi risultava invece presente a scuola, in Ciociaria: talvolta, invece, il figlio si trovava a "viaggiare" anche alle 3 di notte.
Gli investigatori, in forza al Comando Generale/Pso, e diretti da Antonio Di Maggio, hanno per ora denunciato i due per i reati di truffa ai danni di Roma Capitale e falso in atto pubblico. Le indagini comunque proseguiranno per verifica di eventuali altri illeciti. Il Reparto ha tuttora in analisi le posizioni di decine di altre persone che hanno collezionato numerose multe o ricorsi: grazie al contatto costante con l'Ufficio Contravvenzioni, si prevede che questa attività possa portare presto alla scoperta di altri casi interessanti come questo.