The Borderline, l'indagato Matteo Di Pietro «sparito» dopo l'incidente. I vicini: «Da giovedì qui non si vede nessuno»

Minacce alla fidanzata del giovane, ma lei quel giorno era a casa a studiare

Sabato 17 Giugno 2023 di Camilla Mozzetti e Flaminia Savelli
The Borderline, l'indagato Matteo Di Pietro sparito dopo l'incidente. I vicini: «Da giovedì qui non si vede nessuno»

Dopo l’iscrizione sul registro degli indagati, il sequestro dei veicoli e dei cellulari dei cinque ragazzi che erano a bordo della Lamborghini Urus, scattano le perquisizioni anche a casa di Matteo Di Pietro, 21 anni il prossimo dicembre. La Procura punta a cristallizzare ogni dettaglio al fine di ricostruire in maniera inequivocabile la dinamica dell’incidente di Casal Palocco in cui un bambino di cinque anni, Manuel Proietti, ha perso la vita travolto dalla Lamborghini Urus presa a noleggio. 

Ad oggi, con un solo indagato per omicidio stradale, oltre al dramma che sta vivendo la famiglia del piccolo Manuel, si consumano altre tragedie.

Come quella di Giulia Giannandrea, la fidanzata di Matteo Di Pietro, erroneamente contata tra i passeggeri del veicolo ma estranea totalmente dal caso. La ragazza, studentessa universitaria, pur sapendo come tutti gli amici e i seguaci del gruppo “The Borderline” della sfida lanciata dalla “crew”, mercoledì pomeriggio era a casa, stava studiando nella sua camera per preparare uno degli esami della sessione estiva. È arrivata sul luogo dell’incidente diverse ore dopo ma non è mai salita a bordo di quel suv. Dal giorno dell’incidente la ragazza ha paura ad uscire dopo aver ricevuto più di mille minacce di morte sul suo profilo Facebook e sulla pagina Instagram. Le sono arrivati messaggi inequivocabili, utenti che hanno postato foto di pistole e mitra aggiungendo frasi del tipo “farai una brutta fine te e tutta la tua famiglia”, “ti veniamo a cercare, sappiamo dove sei”. Con il padre ha formalizzato ieri pomeriggio la denuncia al commissariato di polizia di Ostia. 

GLI YOUTUBER
Mentre la rabbia e il dolore del quartiere per il drammatico incidente si sta riversando contro i tre youtuber. «Hanno paura di uscire anche di casa. Temono di essere aggrediti» avevano detto a poche ore dalla tragedia gli amici più stretti. 

Il gruppo di ragazzi era infatti molto conosciuto in zona, periferia a sud della Capitale, grazie al canale youtube che aveva aperto due anni fa e che contava ormai oltre 600mila iscritti. Così come i profili social su cui rimbalzavo i loro video che macinavano like, follower e commenti. 
Intanto il luogo dell’incidente, in via di Macchia Saponara, dove ancora ieri i residenti hanno lasciato fiori e biglietti per il piccolo Manuel. 

Infine - ancora ieri mattina - i carabinieri di zona hanno suonato nella villetta della famiglia Di Pietro, poco distante dal luogo dello schianto, per procedere con la perquisizione. Ma sul ragazzo non ci sono notizie. 
«Già da giovedì non si vede nessuno, né entrare né uscire» conferma un vicino di casa: «Qui di vista ci conosciamo tutti e gli orari sono più o meno gli stessi ma da ore non si vede nessuno». I militari stanno infatti procedendo con l’acquisizione delle immagini anche dei cellulari e dei pc per la ricostruzione. «Sono partiti, non c’è nessuno da almeno due giorni. Le finestre sono sempre serrate» conferma un altro vicino di casa: «Una famiglia molto tranquilla, come tante - dice - prima di questa tragedia. Nessuno li ha più visti, sono spariti».

Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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