Baby squillo, le intercettazioni:«Oggi
andiamo con l'avvocato o col medico?»

Venerdì 2 Maggio 2014 di Corso Viola di Campalto
Baby squillo, le intercettazioni:«Oggi andiamo con l'avvocato o col medico?»
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TERNI Visi puliti, corpi esili nascosti da larghe tute da ginnastica. Due di loro sono di origine rumena mentre la terza ha origini ucraine. Ma vivono da sempre a Terni con le loro famiglie e parlano ormai con un forte accento del posto. Sedute fuori dalla stanza del procuratore Giuseppe Petrazzini, in attesa di essere interrogate, sembrano lontane anni luci dai ritratti che emergono dalle intercettazioni telefoniche effettuate negli ultimi tre mesi dai carabinieri.

Smaliziate e con termini crudi parlano tra loro senza tanti problemi, si danno informazioni sui clienti, quelli pi affidabili e quelli pi tirchi. La più piccola ha 14 anni e si prostituisce da almeno sette mesi. Quella più grande durante una telefonata con lei si arrabbia: «Ma come - dice in dialetto ternano - quel vecchio ti vuole solo riparare il braccialetto che ti ha regalato, te ne deve comprare altri due, ci ha i soldi quello».

Poi, parlano dei clienti ternani, tutti ultra cinquantenni:«Ho parlato col vecchio - dice una all'altra - e ha detto che se puoi venire una volta con me su». Lei risponde: Ma cosa dobbiamo fare?». L'altra:« Dai vieni - dice -che vuole comprarmi una macchina».

Poi, chiede «quale vecchio, l'avvocato o il dottore?».A volte, le due, prendevano il treno per Spoleto. Lì ad attenderli c'erano i due impiegati dell'agenzia funebre che li portavano in un albergo fuori mano per consumare i rapporti. Sauro Santarelli telefona il 6 dicembre 2014 più volte ad una delle ragazze chiedendo che coinvolga altre amiche: «Purtroppo -dice la minorenne a Santarelli - Chiara (nome di fantasia) non vuole rischià perché la madre è stata ieri a scuola e tante volte la chiamano a casa so guai». Lui si arrabbia: «Nun c'hanno mai tempo, E allora vabbene, ci mettiamo d'accordo per domani perché almeno semo sicuri che tu sei una seria». Ma la ragazza poi lo rassicura: «Non è un problema, tanto Chiara ci torna, me fido di lei, veramente, aspetta un po'».

Ad una di queste, 16 anni, ci pensava la madre, anche lei prostituta, a trovare nuovi clienti. Ignaro il padre, che ieri mattina durante la perquisizione dei carabinieri è andato su tutte le furie. Per due volte le due donne si trovano nello stesso albergo in camere diverse. Da un'altra intercettazione la ragazzina chiede ad un cliente. «Ma tu a mia madre quando le dai?». Quando scopre che è la stessa cifra si arrabbia e lo caccia via.
Ultimo aggiornamento: 21:36

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