Papa Francesco e quella costante fissazione per il diavolo, lo ha citato più di ogni altro Pontefice, ecco perchè

Mercoledì 12 Aprile 2023 di Franca Giansoldati
Papa Francesco e quella costante fissazione per il diavolo, lo ha citato più di ogni altro Pontefice, ecco perchè

CITTA' DEL VATICANO - Col diavolo non si discute, non si dialoga, non si negozia. Stando alle citazioni finora fatte durante le udienze o nelle conversazioni con gruppi di fedeli, e ancora nelle omelie, nei documenti il demonio è una figura che compare spesso nella predicazione di Papa Bergoglio tanto che rispetto ai suoi predecessori è stata utilizzata con maggiore frequenza.

Non si tratta, ovviamente, del diavoletto col forcone vestito di rosso, ma della forza del male che si insinua ovunque, sotto le pieghe della storia, persino nella Chiesa. Va da se che per Papa Bergoglio costituisce la radice di tanti problemi: divisioni, liti, scismi, comportamenti sbagliati, corruzione, visioni distorte della realtà. 

Ecco perché lo cita spesso

Di fatto il principe delle tenebre, l'angelo caduto per eccellenza è stato citato molte più volte rispetto a quanto abbia fatto Benedetto XVI o Giovanni Paolo II cos'ì come qualunque altro predecessore da mezzo secolo in qua. Francesco rammenta costantemente ai fedeli cattolici l'esistenza del maligno e delle sue variegate tentazioni. Le volte che lo ha evocato sono ormai centinaia e basta fare una ricerca con Google per rendersi conto di come e quanto il misterium iniquitatis nel mondo contemporaneo sia presente. A volte Francesco ne parla attingendo direttamente dalle Sacre Scritture, altre volte facendo esempi pratici tratti dalla vita quotidiana per fare capire agli interlocutori che non si tratta di una astrazione simbolica, frutto di fantasie, ma di una forza negativa e incontrollabile capace di distruggere l'umanità perennemente in bilico tra bene e male.

Ultimamente il vaticanista Fabio Marchese Ragona in un libro dedicato all'argomento (Esorcisti contro Satana, edizioni Piemme) ha voluto interpellare direttamente il Papa chiedendogli se questa sua idea fissa fosse il frutto di esorcismi praticati in passato. La risposta che ha ricevuto è stata negativa. Bergoglio non ha mai fatto un esorcismo anche se durante la sua vita sacerdotale si è trovato spesso davanti a casi di dubbia natura che per prudenza ha spedito dagli esorcisti specializzati. «Quando ero arcivescovo di Buenos Aires ho avuto diversi casi di persone che son venute da me dicendo di essere indemoniate. Le ho mandate a consulto da due bravi sacerdoti “specialisti”: non sono guaritori, ma esorcisti. Uno si chiama Carlos Alberto Mancuso ed era esorcista nella diocesi di La Plata. L’altro era il mio confessore, padre Nicolas Mihaljevic, gesuita nato in Croazia. Entrambi mi hanno detto successivamente che di queste persone soltanto due o tre erano realmente vittime di possessione diabolica. Le altre soffrivano di ossessione diabolica, che è cosa ben diversa perché non avevano il diavolo in corpo. Questo è bene specificarlo».

Papa Francesco: «Satana è entrato nella Chiesa recitate un rosario»

Il Papa stesso ha raccontato di sapere che dà fastidio al diavolo ed è per questo che ciclicamente le critiche nei suoi confronti si fanno più dure. «E' davvero possibile che io rompa le scatole al demonio, perché cerco di seguire il Signore e fare ciò che dice il Vangelo. E questo gli dà fastidio. Allo stesso tempo è contento sicuramente quando commetto qualche peccato. Lui cerca il fallimento dell’uomo ma non ha alcuna speranza se c’è la preghiera».

E ancora: «Certamente il demonio prova ad attaccare tutti, senza distinzioni, e cerca di colpire soprattutto coloro che hanno più responsabilità nella Chiesa o nella società. Anche Gesù subì le tentazioni da parte del diavolo e si pensi anche a quelle di Simon Pietro a cui Gesù disse: «Vattene via da me, Satana». Anche il papa quindi è attaccato dal maligno. Siamo uomini e lui prova sempre ad attaccarci. È doloroso, ma di fronte alla preghiera lui non ha nessuna speranza! E poi è vero, come disse san Paolo VI, che il diavolo può entrare anche nel tempio di Dio, per seminare zizzania e mettere gli uni contro gli altri: le divisioni e gli attacchi sono sempre opera del demonio. Lui cerca di insidiarsi sempre per corrompere il cuore e la mente dell’uomo. L’unica salvezza è seguire la via indicata da Cristo».

Papa Francesco: «Satana è entrato nella Chiesa recitate un rosario»

L'idea di Francesco è che vi siano diversi diavoli. Alcuni più perniciosi di altri. «Penso che ci sono dei demoni molto pericolosi e parlo dei diavoli “educati”. Ne parla anche Gesù, lo leggiamo nel Vangelo di Luca: dice che quando il cattivo spirito è cacciato via, vaga per il deserto cercando sollievo. Ma a un certo punto si annoia e quindi torna a “casa”, da dove era stato cacciato, e vede che la casa è sistemata, è bellissima, come quando lui era dentro. Va a prendere altri demoni più cattivi di lui, li porta, entrano in quella casa, educatamente, suonano il campanello, vanno prendendo possesso in modo educato. L’anima non avendo cura di esaminare la coscienza non se ne accorge. O per tiepidezza spirituale li lascia entrare. Questi sono terribili. Perché ti ammazzano. È la possessione più brutta. La mondanità spirituale copre tutte queste cose. Non c’è scampo: il demonio o distrugge in modo diretto con le guerre e con le ingiustizie oppure lo fa educatamente, in modo molto diplomatico, così come racconta Gesù. Ci vuole discernimento».

Roma, i sacerdoti di Satana nella Villa di Plinio

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