Papa Francesco, la verità sul malore. Bergoglio chiama un fedele e gli svela: «Sono svenuto, stavo per lasciarci le penne»

Il Pontefice ha chiamato Michele Ferri, fratello di Andrea, il commerciante ucciso a Pesaro a colpi di pistola il 3 giugno 2013 da un proprio dipendente a scopo di rapina

Martedì 11 Aprile 2023 di Franca Giansoldati
Papa Francesco, la verità sul malore. Bergoglio chiama un fedele e gli svela: «Sono svenuto, stavo per lasciarci le penne»

Città del Vaticano – In questi giorni, durante le celebrazioni di Pasqua, ai cardinali che sul sagrato gli chiedeva del suo stato di salute dopo il ricovero improvviso al Gemelli, Bergoglio ironizzava divertito: «Sono ancora vivo».

Cosa che ha ribadito anche ai giornalisti due settimane fa fuori dal policlinico romano, il sabato delle sue dimissioni, dopo tre giorni di esami e controlli sanitari a seguito di una bronchite su base infettiva e un episodio di fibrillazione cardiaca che lo aveva portato in ambulanza dritto al pronto soccorso. Sulla reale gravità della situazione di quei momenti il Vaticano fino ad oggi ha minimizzato diffondendo persino un comunicato contenente una palese bugia: in un primo momento ha, infatti, informato che il Pontefice si trovava al Gemelli per controlli di routine programmati precedentemente. Cosa non vera, visto che si era sentito male dopo l'udienza generale del mercoledì al punto che i collaboratori vedendolo sbiancare, sudare freddo con il cuore che andava all'impazzata, decisero di mandarlo in ospedale. 

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Papa Francesco, la telefonata a un fedele

A rivelare cosa ha provato in quei giorni è lo stesso interessato che ieri, giorno di Pasquetta, ha chiamato Michele Ferri, fratello di Andrea, il commerciante ucciso a Pesaro a colpi di pistola il 3 giugno 2013 da un proprio dipendente a scopo di rapina. E' a lui che Bergoglio ha raccontato di aver temuto di morire per il malore di 12 giorni. Non ha ironizzato stavolta: «Ancora un pò e non la raccontavo. Avevo perso conoscenza. Me la sono vista veramente brutta». È la prima volta che si apprende dello svenimento del Papa al momento del ricovero. 

 

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La tragedia dei Ferri

Ferri ha raccontato al Resto del Carlino di aver sentito la voce del Papa squillante e decisa: «ora puntiamo a mantenere il nostro dialogo toccando in fretta quota 100» ha aggiunto facendo riferimento che finora ha telefonato alla famiglia ben 90 volte. Il Papa è sempre stato vicino ai Ferri fin dai primi momenti della tragedia, nel giugno di dieci anni fa, e da allora non ha mai interrotto le sue chiamate telefoniche della sera, a cadenza regolare, accogliendoli anche in udienza privata in Vaticano.

Al momento delle dimissioni dal Gemelli, prima di tornare a Santa Marta, il Papa aveva aggiunto un altro particolare assicurando di non avere avuto paura. Ma cosa ha avuto di preciso? «Non si sa, è stato un malessere dopo l'udienza, come quando tu hai mal di stomaco e ti senti male. Ma ora sono ancora vivo». 

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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