MODI E MODA di
Luciana Boccardi
Grave lutto per la moda: non c'è più
LB, la nostra "regina del cachemre"
Venerdì 26 Maggio 2017
di Luciana Boccardi
La notizia della morte di Laura Biagiotti, colpita da una crisi cardiaca, ha scosso tutto il mondo della moda, non solo italiano. Un personaggio, un capitolo, una testimone dell’eleganza, Laura resta grande signora della moda nell’album d’oro degli stilisti del nostro tempo.
Lontani quegli anni ’60 in cui , appena uscita dal liceo (era nata a Roma nel 1943), alternava la sua attività di studio seriamente orientata verso l’archeologia e l’arte con l’interesse crescente per il mondo della moda acquisito frequentando importanti atelier, ma soprattutto il laboratorio di abbigliamento gestito dalla madre, Delia Biagiotti.
Fu l’incontro con Gianni Cigna, uomo bene inserito nel mondo politico e imprenditoriale, a determinare l’avvio del marchio “L. B. “ destinato a diventare una bandiera del made in Italy: un incontro che ben presto sarebbe sfociato in una delle pagine più belle della storia “privata” della moda italiana, l’amore di una intera vita compensato dalla nascita (nel 1978) di Lavinia Cigna Biagiotti.
Il matrimonio con Gianni significò per Laura non solo il coronamento di un sogno d’amore coltivato poi per tuttala vita (fino alla scomparsa di Cigna nel 1996) ma il lancio internazionale di un prodotto che si caratterizzava – com’era nella volontà di Laura – per la creatività e soprattutto per la preziosità dei materiali impiegati. Fu lei la prima a intuire che il cachemire lavorato in un certo modo poteva diventare il gioiello più raro per un guardaroba di lusso: e “regina del cachemire” venne definita nel mondo e per lei il primo invito per una sfilata di moda italiana in Cina.
Negli anni Ottanta una svolta di vita per la stilista romana che acquista il castello Marco Simone, a Guidonia, per trasferirvi per sempre la sua vita privata e il suo mondo professionale, con i laboratori creativi e gli uffici della griffe.
Compagni di viaggio di Laura Biagiotti in una vita dedicata alla moda sono stati la cultura e l’arte , ai quali si devono splendide iniziative nonché la più grande collezione futurista acquisita negli anni e regalata per gran parte al Comune di Roma. Tra le pagine da ricordare di questa stilista colta ed elegante la sua avventura con i colori, amatissimi e impiegati superbamente nelle sue collezioni, ma compagni difficili nella sua vita dalla quale (correva l’anno 2002) Laura li fece uscire in blocco scegliendo per i suoi abiti e per il suo mondo privato l’impegnativo bianco assoluto.
A Lavinia oggi il compito di portare avanti la nave ammiraglia L.B. che ormai ha imparato a condurre con alta scuola.
Ultimo aggiornamento: 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA