«Voglio tornare e scontare la pena»,
ma la burocrazia la blocca a Tunisi

Martedì 18 Novembre 2014
«Voglio tornare e scontare la pena», ma la burocrazia la blocca a Tunisi
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VERONA - Di precedenti ne ha più d'uno, è tornata in Tunisia e intanto la giustizia italiana (piè veloce...) ha fatto il suo corso: lei è stata condannata a 3 anni dopo l'arresto nel 2011 ma per fatti risalenti al 2008, l'hanno rintracciata a Tunisi e ora lei vuole scontare la pena a Verona. Ma la burocrazia blocca tutto.



E' il paradosso che colpisce la 30enne Barbara Benin ex ragazza di un boss finita nella rete dei carabinieri con l'operazione Down Town che sgominò una rete di spaccio "a domicilio" - fra Verona e Padova - dopo 2 anni d'indagine. Base operativa dei pusher era un'abitazione ad Alpo di Villafranca dove vivevano Mohamed Ali Gabsi, capo dell'organizzazione, Anis Gabsi e proprio lei Barbara Benin, tutti e tre tunisini. Dalla loro casa partivano ogni giorno tra le 20 e le 40 consegne. E in base alle richieste ci si riforniva a Padova.



Lei ora vuol rientrare in Italia e scontare la pena, ma la burocrazia, le regole dell'estradizione e altro bloccano il rientro in Italia nonostante il legale della donna, Simone Bergamini sia andato fino a Tunisi - come riporta l'Arena - per sbloccare la situazione.
Ultimo aggiornamento: 16:45