VERONA - Verona alle prese con il megareperto archeologico: una colonna da 1500 chilogrammi che sarebbe stata una delle pietre di rivestimento dei due corridoi di accesso alla parte bassa della cavea del Teatro Romano. Giovedì 6 marzo, a partire dalle 21, scatterà infatti l'operazione per rimuovere il reperto archeologico rinvenuto in un cantiere dei lavori di riqualificazione del museo archeologico del Teatro Romano.
Si tratta di un elemento lapideo di grosse dimensioni (circa 1.500 chilogrammi), che sembra identificabile con una delle pietre di rivestimento di uno dei due corridoi di accesso alla parte bassa della cavea del Teatro Romano, probabilmente appartenente alla fase iniziale della struttura teatrale e quindi databile all’età augustea (ultimi decenni del I secolo a.C.). Il masso verrà sollevato da una autogru semovente, posizionata sulla sede stradale (via Regaste Redentore per questo a senso unico alternato per tutto la durata dell'operazione), imbragato con fasce di canapa e quindi raddrizzato in verticale e deposito temporaneamente nel sottopalco teatrale.
Successivamente il reperto troverà collocazione all’interno del Teatro Romano, secondo una sistemazione volta a garantirne l'adeguata valorizzazione nell'area archeologica. L’operazione avverrà alla presenza dell’archeologo Dario Gallina.
Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 15:13
Si tratta di un elemento lapideo di grosse dimensioni (circa 1.500 chilogrammi), che sembra identificabile con una delle pietre di rivestimento di uno dei due corridoi di accesso alla parte bassa della cavea del Teatro Romano, probabilmente appartenente alla fase iniziale della struttura teatrale e quindi databile all’età augustea (ultimi decenni del I secolo a.C.). Il masso verrà sollevato da una autogru semovente, posizionata sulla sede stradale (via Regaste Redentore per questo a senso unico alternato per tutto la durata dell'operazione), imbragato con fasce di canapa e quindi raddrizzato in verticale e deposito temporaneamente nel sottopalco teatrale.
Successivamente il reperto troverà collocazione all’interno del Teatro Romano, secondo una sistemazione volta a garantirne l'adeguata valorizzazione nell'area archeologica. L’operazione avverrà alla presenza dell’archeologo Dario Gallina.
