HERAT (20 dicembre) - Il traffico di stupefacenti la principale fonte di reddito illegale in Afghanistan. Ed proprio qui che le istituzioni politiche locali e le forze di sicurezza nazionali afghane contrastano i traffici illeciti che favoriscono il 90% della produzione complessiva di stupefacenti a livello mondiale.
La lotta al narcotraffico, dalla produzione al trasporto vede in prima linea le forze di sicurezza afghane. Come tutte le lotte anche questa non è senza vittime. Circa un mese fa, durante un’attività volta a contrastare il traffico di droga nel distretto di Kushk-e Kohnah, due poliziotti afghani sono rimasti vittime di un led, i famigerati ordigni esplosivi improvvisati, Risultato: la morte di un agente ed il ferimento del collega.
Nella società afghana la fonte del sostentamento è l’uomo, due famiglie ne sono state private. La condizione dei congiunti dei due poliziotti è giunta a conoscenza degli uomini del Provincial Reconstruction Team (Prt). Il comandante, colonnello Inturri, si è reso disponibile ad aiutare chi si trovava in stato di necessità. Ne è scaturita una raccolta di generi primari che è stata consegnata alle famiglie dei tutori dell’ordine. Alla consegna lo staff del Prt ha incontrato i familiari di due poliziotti, vittime di questa lotta. Il primo era un giovane poliziotto, da poco entrato a far parte della polizia locale. Il secondo è un padre di famiglia, che è ancora ricoverato presso l’ospedale di Kabul per le gravi ferite riportate. “La figura del caduto è stata presa ad esempio dai colleghi” ha ricordato il direttore del dipartimento anti-narcotici unità dove i poliziotti lavoravano.
Il Prt si occupa di progetti di aiuto alla società di ampio respiro ma talvolta sapere di poter contribuire a sanare anche piccole emergenze permette un contatto diretto con una società ed una situazione veramente affascinante.
Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 09:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA La lotta al narcotraffico, dalla produzione al trasporto vede in prima linea le forze di sicurezza afghane. Come tutte le lotte anche questa non è senza vittime. Circa un mese fa, durante un’attività volta a contrastare il traffico di droga nel distretto di Kushk-e Kohnah, due poliziotti afghani sono rimasti vittime di un led, i famigerati ordigni esplosivi improvvisati, Risultato: la morte di un agente ed il ferimento del collega.
Nella società afghana la fonte del sostentamento è l’uomo, due famiglie ne sono state private. La condizione dei congiunti dei due poliziotti è giunta a conoscenza degli uomini del Provincial Reconstruction Team (Prt). Il comandante, colonnello Inturri, si è reso disponibile ad aiutare chi si trovava in stato di necessità. Ne è scaturita una raccolta di generi primari che è stata consegnata alle famiglie dei tutori dell’ordine. Alla consegna lo staff del Prt ha incontrato i familiari di due poliziotti, vittime di questa lotta. Il primo era un giovane poliziotto, da poco entrato a far parte della polizia locale. Il secondo è un padre di famiglia, che è ancora ricoverato presso l’ospedale di Kabul per le gravi ferite riportate. “La figura del caduto è stata presa ad esempio dai colleghi” ha ricordato il direttore del dipartimento anti-narcotici unità dove i poliziotti lavoravano.
Il Prt si occupa di progetti di aiuto alla società di ampio respiro ma talvolta sapere di poter contribuire a sanare anche piccole emergenze permette un contatto diretto con una società ed una situazione veramente affascinante.
