8 marzo, nel 2014 sono state 92
le donne in ospedale per violenza

Venerdì 6 Marzo 2015 di Vittorino Bernardi
Mimose per l'8 marzo
SANTORSO – La data dell’8 marzo, Festa della donna, per l’Ulss 4 Alto Vicentino impone una riflessione pubblica su i casi di violenza con vittime le donne, almeno quelli registrati al pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino. Sono due i resoconti di attività continua e costante fra le molte che ogni giorno l'Ulss 4 garantisce ai cittadini del proprio territorio e alle donne in particolare. Il resoconto dell'attività per l’anni 2014 conferma la necessità da parte dell’Ulss di assistere tutte le persone vittime di violenza in maniera dedicata e adeguata. Tra il 1. gennaio e il 31 dicembre 2014 sono stati 93 i casi rilevati nel pronto soccorso, di cui uno di sesso maschile. Nel 49% dei casi le vittime si sono rivolte autonomamente al pronto soccorso, il 24% è stato inviato dalle forze dell'ordine (soprattutto dai carabinieri), il 5% si era prima rivolto ad altre figure sanitarie (guardia medica, consultorio familiare e 118), solo tre le persone accompagnate da un amico/a e una da un familiare. La maggioranza delle donne vittime di violenza ha un'età compresa tra i 18 e i 39 anni. Il 48% delle donne si è presentato come coniugato o convivente, il 12% divorziato o separato. Nel 39% dei casi, il maltrattatore è il marito; per il 13% è uno o più familiari, nel 15% dei casi è rappresentato da vicini di casa, amici o conoscenti. Il 66% delle donne vittime di violenza è italiana. Il Servizio di psicologia clinica ospedaliera, diretto da Emilia Laugelli, ha preso in carico i casi più gravi, quelli con violenze fisiche pesanti, che hanno richiesto a volte anche 20 giorni di prognosi e che riguardavano persone che non avevano una rete sociale o familiare di appoggio e che hanno accettato di essere prese in carico. Questo il pensiero del direttore generale Daniela Carraro. “L'Ulss 4 Alto Vicentino evita i festeggiamenti di un giorno, ma si adopera perché ogni giorno dell'anno sia l'8 marzo, perché tutti, donne comprese, trovino reparti ospedalieri e servizi territoriali integrati per dare concretamente un valido aiuto. Prova ne sia che l'Azienda ha ricevuto tre bollini rosa per il biennio 2014/2015 dall'Osservatorio nazionale sulla salute della Donna per i servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura, ponendo la donna al centro della cura”.

Ultimo aggiornamento: 16:14