Meghan Markle nuovo volto di Dior? Il contratto (milionario) della duchessa "licenziata" da Spotify

La casa di moda francese ha già celebrità come Rihanna e Jennifer Lawrence tra i suoi testimonial

Lunedì 19 Giugno 2023
Meghan Markle nuovo volto di Dior? Il contratto (milionario) della duchessa "licenziata" da Spotify

Meghan Markle potrebbe essere sul punto di firmare un grosso contratto con Dior.

La casa di moda francese ha già celebrità come Rihanna e Jennifer Lawrence tra i suoi testimonial e all'inizio di quest'anno Johnny Depp ha firmato un contratto per una fragranza del valore di oltre $ 20 milioni. Ora Meghan potrebbe essere in procinto di unirsi al gruppo.

 

I look Dior

La duchessa del Sussex ama molto Dior. Ha indossato un look interamente firmato dalla casa di moda francese durante il Giubileo di Platino della Regina  l'anno scorso. E due anni fa indossò una borsa Lady Dior - lo stile iconico che prende il nome dalla principessa Diana - a un concerto di Global Citizen a New York. Harry ha anche ereditato l'amore per Dior da sua madre e ha indossato un abito su misura della casa di moda per l'incoronazione del re. Le voci secondo cui Meghan potrebbe essere la "Duchessa di Dior" arrivano dopo che lei e il principe Harry sono stati soprannominati "fottuti truffatori" da un alto dirigente di Spotify dopo la fine del loro contratto da 25 milioni di dollari.

 

Il contratto

Sembra che il team di Meghan sia pronto a lottare per avere contratti più redditizi e una partnership con Dior sarebbe il suo primo accordo con un marchio di moda.  Secondo una fonte, il nuovo agente della duchessa Ari Emanuel, il capo dell'agenzia di talenti William Morris Endeavor (WME) sta spingendo l'influenza di Meghan come influencer di alta moda. Una fonte di WME ha dichiarato al Mail on Sunday: «Sapevamo che l'annuncio di Spotify sarebbe arrivato. Potrebbe essere uno choc per tutti gli altri, ma sono settimane che lavoriamo al rebranding di Meghan. Ari è il migliore del settore quando si tratta di accordi aziendali e guadagni. È entusiasta di rappresentare Meghan e ci ha messo tutta la sua energia. Le offerte sono arrivate a fiumi, anche da altre piattaforme di podcast»

 

I sussex licenziati da Spotify

Spotify ha «scaricato» il principe Harry e Meghan Markle: il podcast Archetypes dell'ex attrice non vedrà una seconda stagione. La società di produzione dei duchi, Archewell Audio, e il colosso dello streaming, avevano firmato un accordo da 20 milioni di dollari alla fine del 2020. Ora hanno diffuso una nota congiunta in cui sostengono di aver «concordato di separarsi» e di essere «orgogliosi della serie realizzata insieme». Tuttavia secondo Variety, che ha citato una fonte anonima, Spotify si aspettava di ricevere dai Sussex più materiale. I risultati del podcast, annunciato in pompa magna e super-plublicizzato dalla piattaforma, sarebbero stati insomma al di sotto delle aspettative. E secondo il Wall Street Journal Harry e Meghan, «non avendo soddisfatto il benchmark di produttività, non riceveranno il pagamento completo».
 

Le spese (record) dei duchi

Ora secondo il gossip Harry e Meghan starebbero cercando un nuovo spazio per i loro contenuti. D'altronde da quando hanno detto addio alla famiglia reale, rinunciando a un appannaggio di circa 680 mila euro netti l'anno, i Sussex non possono concedersi battute d'arresto. Per vivere devono lavorare. Anche perché le loro spese sono mostruose. Solo la loro villa a Montecito, California, costa 14, 7 milioni di dollari: 5 già pagati, il resto sotto forma di mutuo. L'accordo milionario con Spotify è saltato. Ma ai Sussex resta quello, ancora più remunerativo - si parla di circa 150 milioni di euro - con Netflix. I duchi hanno debuttato sulla piattaforma lo scorso dicembre col documentario Harry&Meghan in cui hanno attaccato a testa bassa, per l'ennesima volta, la royal family. Di nuovi contenuti per Netflix, al momento, non si hanno notizie. Ma, se arriveranno, pare che non avranno per bersaglio i Windsor. Una fonte ha infatti detto a Sun che i duchi non faranno più documentari «a cuore aperto», non pubblicheranno altri memoriali-bomba come Spare, e nemmeno concederanno altre clamorose interviste contro la famiglia reale. Perché «non hanno più nulla da dire».

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