Lunghe attese al pronto soccorso, la Asl: «Evitare accessi impropri»

Sabato 27 Agosto 2022 di Roberta Pugliesi
Lunghe attese al pronto soccorso, la Asl: «Evitare accessi impropri»

«Recarsi presso la struttura sanitaria senza averne veramente bisogno complica il lavoro di medici ed infermieri, ne allunga i tempi, e mette a rischio i pazienti che presentano invece situazioni cliniche delicate per le quali occorre intervenire in maniera immediata». La Asl di Frosinone coglie l'occasione di un episodio avvenuto a Sora per tornare sul problema degli accessi impropri al Pronto soccorso. Dal pronto soccorso dell'ospedale civile Santissima trinità, infatti, sono arrivate le proteste dell'ex consigliera ed avvocato Serena Petricca che ha atteso 10 ore dolorante su una sedia senza, infine, essere visitata.

«Personale sanitario che lavora alacremente e si sacrifica con grande impegno h24 - spiega la Asl -, per cercare di tamponare l'atavica e generale difficoltà a reperire medici, certamente non voluta dalle Asl, ma perché di professionisti non ce ne sono. Aspetto che, inevitabilmente, complica ancor di più la situazione». Quindi l'appello in cui si ribadisce come il Pronto Soccorso «sia un servizio di emergenza/urgenza e non ambulatoriale e ciò presuppone che, chi ci si reca, abbia problematiche che effettivamente meritano l'intervento di urgenza. Di fronte a patologie stabilizzate o fastidi di poco conto è opportuno e doveroso, in prima battuta, rivolgersi alla medicina territoriale o al proprio Medico di Medicina Generale, il quale deciderà poi l'eventuale accesso in Ospedale. A complicare ancor di più il lavoro del personale sanitario sono poi le richieste (spesso insistenti) che vengono avanzate dai pazienti in attesa: c'è chi invoca un farmaco e chi di essere sottoposto a radiografia». La direzione generale specifica come detta essere il medico l'unica persona preposta a prescrivere medicinali, decidendo la natura e i tempi di assunzione, radiografie o qualsiasi altra prestazione. Ed è per questo che occorre «la fondamentale collaborazione dei cittadini/pazienti per evitare che il personale sanitario affronti le emergenze vere tra persone che hanno bisogno di aiuti diversi da quelli del Pronto Soccorso».
Rob. Pugl.
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Ultimo aggiornamento: 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA