L'attacco hacker del collettivo filorusso Killnet, che mercoledì ha messo fuori uso il sito del Senato, quello del ministero della Difesa, dell'Iss e dell'Aci, potrebbe essere stato solo un avvertimento. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per accesso abusivo a sistema informatico. Ora la massima attenzione degli esperti informatici italiani è concentrata sui siti delle banche, delle società quotate in Borsa e delle assicurazioni.
Il timore, infatti, è che i pirati del web possano vendicarsi delle sanzioni economiche decise dall'Unione europea nei confronti degli oligarchi russi, la cui applicazione in Italia ha portato al congelamento di beni per un totale di un miliardo e 600 milioni di euro, tra yacht e ville.
Se gli hacker riuscissero a penetrare nel sistema informatico delle banche in cui gli uomini più fidati di Putin (o i loro prestanome) hanno depositato i propri soldi, sarebbero in grado di spostarli o inibirne il congelamento. Ciò avrebbe un grande impatto mediatico, per dimostrare la superiorità informatica dei russi, e un significato ritorsivo. Il messaggio potrebbe essere: l'Italia sta colpendo l'economia russa e la Russia colpisce quella italiana.
LA CIRCOLARE
Già lo scorso 7 marzo la Banca d'Italia, Consob, l'Istituto per la vigilanza delle assicurazioni e l'Unità di Informazione Finanziaria avevano richiamato l'attenzione dei soggetti vigilati sul pieno rispetto delle misure restrittive decise dall'Unione europea in risposta alla situazione in Ucraina: «Si raccomanda ai soggetti vigilati di esercitare la massima attenzione con riferimento al rischio di attacchi informatici, di intensificare le attività di monitoraggio e difesa in relazione a possibili attività di malware e di adottare tutte le misure di mitigazione dei rischi che si rendano necessarie».
LA POLIZIA POSTALE
I pm dell'Antiterrorismo di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, hanno ricevuto una prima informativa della Polizia Postale che si occupa delle indagini sull'attacco di mercoledì - di tipo DDos (Denial of Service) - da parte di più computer zombie controllati a distanza dagli hacker e rivendicato dal collettivo filorusso «Killnet», un gruppo noto criminale che non ha nulla a che fare con i militari o gli 007 di Putin.
IL CASO SANDWORM
A destare più preoccupazione è invece Sandworm, detta unità 74455: un gruppo del servizio di cyberspionaggio militare russo, che ha già attaccato in passato Ucraina, Usa ed Europa attraverso blackout elettrici. Lo scorso 24 febbraio l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha segnalato che era stato diffuso «il malware modulare Cyclops Blink (da parte del noto gruppo Sandworm (alias Voodoo Bear) verso organizzazioni dislocate anche sul territorio nazionale».
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