IL CONFLITTO

Guerra Ucraina, bombe a grappolo a Kiev dagli Usa: domani l'annuncio. a Zaporizhzhia nuovi oggetti sul tetto della centrale

Gli aggiornamenti sul conflitto nel cuore dell'Europa

Giovedì 6 Luglio 2023

Domani gli Usa annunciano bombe a grappolo a Kiev

L'amministrazione Biden annuncerà domani l'invio di bombe a grappolo all'Ucraina nell'ambito di un nuovo pacchetto di armi da 800 milioni di dollari.

Lo riferiscono fonti informate all'Associated Press. Secondo le fonti il Pentagono fornirà Kiev con bombe che hanno un «dud rate» ridotto ovvero con un minor rischio che nel lancio restino proiettili inesplosi che possono provocare la morte di civili.

La Casa Bianca: "Non sappiamo dove sia Prigozhin"

«Gli Usa non hanno nessuna informazione sul luogo in cui si trova Prigozhin». Lo ha detto il vice portavoce della Casa Bianca Andrew Bates in un punto con la stampa a bordo dell'Air Force One che sta portando Joe Biden in South Carolina. «Continuiamo a monitorare il gruppo Wagner», ha aggiunto.

Zelensky: "Sono 200mila i bambini scomparsi dall'inizio della guerra"

Sarebbero duecentomila i bambini scomparsi in Ucraina da quando è iniziata l'aggressione militare russa. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando durante una conferenza stampa a Sofia, in Bulgaria, che «non sappiamo dove siano ora 200mila bambini». Zelensky ha aggiunto che «alcuni di loro sono stati deportati, altri sono nei territori occupati, e non sappiamo chi sia vivo».

Lukashenko: "Prigozhin non è più in Bielorussia"

Dopo aver quasi marciato su Mosca, Prigozhin ora sarebbe in Russia. È quanto riferisce il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che aveva mediato un accordo con il leader di Wagner per fermare la sua marcia su Mosca lo scorso 24 giugno, promettendogli un passaggio sicuro in Bielorussia. «Per quanto riguarda Prigozhin, è a San Pietroburgo», ha detto Lukashenko a un incontro con i giornalisti nella capitale bielorussa, Minsk. «Dov'è stamattina? Forse è andato a Mosca, forse da qualche altra parte, ma non è sul territorio bielorusso». Il presidente ha aggiunto che le truppe di Prigozhin sono rimaste nei loro campi permanenti, dove erano di stanza in Russia prima della rivolta mancata

Scambio di prigionieri (tra cui due bambini) tra Russia e Ucraina

Nuovo scambio di prigionieri fra Russia e Ucraina, con 45 soldati per parte. Ma questa volta si aggiungono anche due bambini ucraini che erano stati portati in Russia. I due piccoli sono Varvara (10 anni) e il fratellino Renat (6 anni). La madre, un medico dell'esercito, era stata liberata dalla cattività russa nell'ambito di uno scambio di prigionieri lo scorso ottobre. «Lei e il marito aspettavano da tempo il ritorno dei figli. La Russia li aveva illegalmente deportati, cercando di nascondere il loro rapimento», ha scritto su Telegram il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Andrii Yermak, I 45 militari ucraini liberati, fra cui ci sono dei feriti, provengono dall'esercito, la guardia nazionale e la guardia di frontiera. Si tratta di difensori dell'Azovstal a Mariupol e combattenti dei fronti di Donetsk (compresa Bakhmut), Zaporizhzhia e Kharkiv. Dal canto sui, l'agenzia stampa Tass ha annunciato la liberazione e il rimpatrio di 45 soldati russi fatti prigionieri dagli ucraini.

Leopoli, sale a 5 il numero delle vittime dell'attacco russo

È salito a cinque morti e 36 feriti il bilancio dell'attacco condotto con missili dalle forze armate russe su Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Lo hanno riferito i servizi di emergenza ucraini spiegando che tra le vittime c'è anche una donna di 60 anni e sua figlia di 32 anni, mentre sette persone sono state estratte vive dalle macerie. Su Telegram il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovy, ha parlato del più grande attacco della guerra alle infrastrutture civili. Leopoli è lontana dal fronte e ospita migliaia di sfollati a causa della guerra. L'aeronautica ucraina ha detto che la Russia ha attaccato Leopoli con i missili Kalibr lanciati dal Mar Nero, aggiungendo che sette missili su 10 sono stati abbattuti.

Il capo degli 007 ucraini: "La Russia è sull'orlo di una guerra civile"

l capo dei servizi ucraini d'intelligence militare, Kyrilo Budanov, ritiene che la Russia «sia sull'orlo della guerra civile». Un'analisi, ha spiegato il capo del Gur in un'intervista al Times, che si basa su uno studio riservato condotto dal ministero dell'Interno russo (Mvd) sui livelli di sostegno popolare durante la rivolta della Wagner. Realizzato con tecniche di spyware, che il 24 e 25 giugno hanno monitorato il web e i social anche in chat criptate, lo studio dell'Mvd ha evidenziato che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, godeva di sostegno popolare in 17 delle 46 regioni russe. Il presidente russo Vladimir Putin aveva il sostegno di 21 regioni e le altre erano divise a metà. Su questa base il Gur ritiene che in quei giorni Putin poteva contare sulla lealtà di Mosca, ma non di San Pietroburgo, la città dove sono nati sia lui che Prigozhin. Il picco di sostegno per Prigozhin, il 97%, è stato raggiunto nella repubblica caucasica russa del Daghestan. Budanov ritiene che questi dati siano più significativi di quelli dal centro di sondaggi Levada, con un Putin saldo e Prigozhin in caduta di consensi. E questo perché il sondaggio Levada è stato realizzato quando la rivolta era ormai fallita. «La situazione indica esattamente quello di cui parlano i nostri servizi: che la Federazione russa è sull'orlo di una guerra civile. Ci dovrà essere un piccolo 'affair' interno e il conflitto interno si intensificherà», afferma. La caduta di Putin, sottolinea, sarà comunque un bene per Kiev, perché nessuno in Russia vorrà continuare la guerra in Ucraina. Quando guardano la tv i russi sono pronti a sostenere il conflitto, ma non se devono andare personalmente a combattere, rimarca.

Lukashenko: "Pace? Se ne parlerà in autunno"

Potrebbero iniziare entro l'autunno i colloqui per cercare di mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha sottolineato il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, durante un incontro a Minsk con giornalisti stranieri e locali. «Questo è possibile. Forse non a settembre, ma un pò più tardi. Non voglio rivelare nulla, ma gli europei ne stanno già parlando: Francia, Germania», ha dichiarato Lukashenko.

Lukashenko: «Prigozhin è a San Pietroburgo, non in Bielorussia»

«Prigozhin si trova a San Pietroburgo. Non si trova sul territorio bielorusso». Lo ha dichiarato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko citato da Belta.

«Nuovi oggetti sul tetto della centrale di Zaporizhzhia»

Immagini satellitari riprese ieri e pubblicate da Planet Labs mostrano nuovi oggetti sul tetto dell'unità 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell'Ucraina orientale. Lo riporta Rbc-Ukraine. Le immagini sono state scattate la mattina del 5 luglio, «la risoluzione dell'immagine non permette di capire esattamente la natura dei nuovi oggetti apparsi sul tetto dell'unità 4, ma non sono stati mai visti prima in nessun'altra immagine satellitare», spiegano da Planet Labs, società pubblica americana di imaging terrestre con sede a San Francisco.

 

Leopoli, più di 50 appartamenti distrutti

«Questo è il più grande attacco alle infrastrutture civili di Leopoli dall'inizio dell'invasione su vasta scala. Ci sono morti e feriti. Più di 50 appartamenti sono stati distrutti. I soccorritori continuano a rimuovere le macerie». Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovy, commentando il raid missilistico russo sulla città dell'Ucraina occidentale.

 

 

Attacco a Leopoli con missili Kalibr dal Mar Nero

L'esercito russo ha attaccato Leopoli lanciando missili Kalibr dal Mar Nero intorno all'una di notte da portaerei di superficie e sottomarini. Diversi gruppi di missili sono stati avvistati in direzione nord per poi cambiare bruscamente rotta verso ovest. Lo rende noto l'aeronautica ucraina, citata dai media nazionali, affermando che a contraerea di Kiev ha distrutto sette dei dieci missili da crociera Kalibr.

Medvedev: cocaina alla casa bianca forse destinata a Kiev

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, ha commentato il ritrovamento di cocaina alla Casa Bianca, suggerendo che la sostanza stupefacente potrebbe essere destinata alle autorità di Kiev. «Alla Casa Bianca è stata trovata cocaina. Sembra che, invece degli F-16, sia stato preparato un sedativo per il ragazzino di Kiev...», ha scritto su Twitter in inglese.

 

«Il più grande attacco ai civili di Leopoli dall'inizio della guerra»

l sindaco di Leopoli Andriy Sadovy ha definito quello della notte scorsa «il più grande attacco alle infrastrutture civili della città dall'inizio dell'invasione russa», come riporta Rbc-Ukraine. «Ci sono morti e feriti. Più di 50 appartamenti sono stati distrutti», ha scritto su Telegram. Intanto il numero dei feriti è salito a 32.

 

Zelensky: «Avrei voluto che la nostra controffensiva fosse iniziata molto prima»

«Avrei voluto che la nostra controffensiva fosse iniziata molto prima» perché, ritardandola, «una parte più grande del nostro territorio sarebbe stata minata» e inoltre avremmo dato «al nostro nemico il tempo e la possibilità di piazzare più mine e preparare le sue linee difensive». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla Cnn. Il leader ucraino ha ammesso che la controffensiva delle forze ucraine è stata «rallentata» dalle difese russe, aggiungendo che desiderava che le consegne di armi occidentali permettessero che iniziasse «molto prima». Secondo Zelensky, i militari ucraini in alcune zone del Paese non possono «nemmeno pensare di iniziare» gli attacchi perché non hanno «le armi necessarie».

 

Zelensky: «Ci sarà una risposta forte al raid su Leopoli»

«Leopoli. Conseguenze dell'attacco notturno dei terroristi russi. Purtroppo ci sono feriti e morti. Le mie condoglianze ai parenti! Ci sarà sicuramente una risposta al nemico. Forte». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendosi al raid missilistico russo sulla città dell'Ucraina occidentale.

Missili su Leopoli, almeno 4 morti e 9 feriti

È di almeno quattro morti e nove feriti il bilancio di un attacco missilistico russo su Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, mentre i soccorritori continuano a cercare tra le macerie di un condominio alla ricerca di sopravvissuti e vittime. Secondo una nota del ministero dell'Interno ucraino, l'attacco missilistico ha distrutto gli ultimi due piani dell'edificio. Il governatore regionale, Maksym Kozytskyi, ha pubblicato un video di 13 secondi che mostra un condominio di quattro piani con parti dei piani superiori sventrate o in macerie.

 

Il terrore di un'estate nucleare tiene col fiato sospeso il mondo che punta gli occhi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sulla quale Mosca e Kiev si rimpallano le accuse di un imminente attacco con conseguenze catastrofiche per l'Europa e l'intero globo. Martedì un consigliere dell'agenzia russa Rosatom ha denunciato un imminente raid ucraino sul sito.

Falsità e provocazioni secondo Kiev, per la quale anzi i russi hanno piazzato mine sui reattori 3 e 4 dell'impianto con l'intento di simulare un bombardamento e incolpare l'Ucraina dell'incidente atomico. Nonostante le accuse reciproche, l'alba del giorno 497 dell'invasione è giunta senza alcun incidente.

Ma il pericolo non è passato: il rischio di «un sabotaggio del regime di Kiev» rimane «molto alto», secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, mentre gli ucraini denunciano il «silenzio assordante» del mondo e lanciano un appello affinchè la comunità internazionale «agisca immediatamente» per liberare la centrale dai - presunti - ordigni russi. Da tempo Kiev sostiene che i russi hanno piazzato mine sui reattori della più grande centrale nucleare d'Europa per farli esplodere e incolpare gli ucraini. Gli esperti dell'Aiea hanno ricordato che negli ultimi giorni e settimane hanno ispezionato l'impianto, senza trovare tracce di ordigni. Ma non basta: per il direttore dell'agenzia Onu, Rafael Grossi, serve «un ulteriore accesso per confermare l'assenza di mine o esplosivi nel sito», in particolare «è essenziale l'accesso ai tetti delle unità 3 e 4 del reattore, così come a parti delle sale turbine e del sistema di raffreddamento». Il tempo scorre in Ucraina, e insieme ad esso la paura tra la popolazione di una nuova Chernobyl. Così il Paese si prepara: il presidente Zelensky ha incontrato i militari e i capi dell'agenzia Energoatom per discutere «della protezione delle centrali nucleari».

E il ministero della Salute ucraino ha nuovamente diffuso le indicazioni ai cittadini su come comportarsi per difendersi da eventuali radiazioni se dovesse verificarsi un incidente nucleare. Secondo la viceministra della Difesa Hanna Malyar, per Mosca un attacco a Zaporizhzhia rappresenta uno «strumento per raggiungere obiettivi militari e ribaltare le sorti della guerra a suo favore». Ma il risultato sarebbe un disastro nucleare con conseguenze non solo in Europa. Nel frattempo la guerra continua al fronte, dove dopo una settimana difficile Kiev ha rivendicato la liberazione di 7,5 chilometri nella linea di difesa russa a Melitopol e Berdiansk, nel sud, e la riconquista di territori a nord di Bakhmut. Mentre secondo il capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, Tony Radakin, l'esercito russo ha perso metà della sua capacità di combattimento, inclusi 2.500 carri armati. Nel Donetsk una potente esplosione avrebbe distrutto un grande deposito russo di munizioni Mlrs a Makiivka, dove secondo le autorità filorusse una persona è morta e 40 sono rimaste ferite per i raid di Kiev. Nella regione - riportano i giornali ucraini - è stata poi colpita la zona occupata della ferrovia di Yasynuvatya, usata dai russi per i rifornimenti. I governatori di Kursk e Belgorod hanno poi denunciato attacchi dell'esercito ucraino nelle regioni russe, con un incendio in un deposito di petrolio nella città di Belgorod. Momenti di tensione sono stati vissuti anche a Kiev, dove un uomo ha fatto esplodere un ordigno nel tribunale distrettuale di Shevchenkiv della capitale nel tentativo di scappare. Dopo essersi barricato in una stanza, si è poi ucciso facendosi esplodere, provocando due feriti tra gli agenti di polizia. Il responsabile è stato identificato come Igor Humenyuk, accusato di un attentato terroristico nei pressi del parlamento ucraino nel 2015.

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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