Covid, viaggi all'estero: cosa fare e cosa succede se si contrae il virus

Giovedì 1 Aprile 2021
Covid, viaggi all'estero: cosa fare e cosa succede se si contrae il virus

Il peggior incubo di un viaggiatore in questo sventurato anno? Scopire di essere positivo al Covid-19 mentre si è lontani da casa.

Oramai succede spesso e, a volte, le conseguenze posso essere molto gravi. Ciò che accade alle persone che si ammalano all'estero può dipendere in parte dalla loro pianificazione preliminare, in parte dall'organizzazione sanitaria dei Peasi nei quali si trovano in vacanza. Alcuni Stati, infatti, hanno strutture di quarantena obbligatorie per coloro che risultano positivi, ma l'efficienza di quest'ultime, la loro affidabilità e funzionalità in termini di contenimento del virus, possono variare di molto. Ci sono parecchie testimonianze di turisti che si sono ritrovati a dover trascorrere la quarantena in luoghi a dir poco inadeguati al contenimento del contagio.

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Ancora, non tutte le assicurazioni di viaggio coprono le malattie legate al coronavirus e la maggior parte non includono le spese per il rientro. Alcune polizze, poi, richiedono che i viaggiatori vengano ricoverati in ospedale addirittura prima dell'inizio della copertura. Anche la prudenza dei viaggiatori gioca un ruolo importante. Il dottor Michael S. Diamond, professore di medicina presso la Washington University School of Medicine di St. Louis​, mette in guardia i potenziali turisti chiedendo loro di non sottovalutare il crescente numero delle varianti, che possono essere resistenti al vaccino, oppure inibire di molto l'immunità al virus, accorciandone la durata o minandone l'incisività. ll suo articolo sull'argomento è stato pubblicato questo mese sulla rivista Nature Medicine.

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Le regole

Detto cio, il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che stabilisce nuovi vincoli per limitare i contagi da coronavirus. L’ordinanza - che scade il 6 aprile - dispone, «per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni». La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Ue. Di fatto, dunque, dovrà sottoporsi alle nuove regole chiunque entri in Italia da un Paese straniero e chiunque sia uscito dall’Italia e debba rientrarci. Il provvedimento è stato deciso dopo aver registrato un’impennata di prenotazioni di voli per l’estero nel timore che potesse accadere quanto già successo la scorsa estate con migliaia di persone in viaggio e un aumento dei contagi al rientro. Si è così deciso di porre un freno ai contatti al momento del ritorno in Italia.

I rimpatri

Il governo italiano e il Ministero degli esteri si stanno attivando per il rimpatrio dei nostri connazionali bloccati all'estero. In particolare, le disposizioni attualmente in vigore consentono il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Ad oggi, è quindi possibile fare rientro in Italia contattando l'ambasciata o il consolato del Paese dove ci si trova per verificare le possibilità per il rimpatrio in collaborazione con l'Unità di crisi della Farnesina. 

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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