La Pasqua zona rossa in Italia non spaventa i vacanzieri più accaniti, pronti a fuggire all'estero per godere della tanto desiderata pausa festiva ed è boom di prenotazioni per le isole Canarie, da sempre tra le mete preferite dei turisti italiani. Data l'impossibilità di spostarsi dentro i confini nazionali, in queste ore, sono molti i milanesi in partenza verso l'arcipeago spagnolo e il check in per le Canarie, a Malpensa, ha fatto registrare il tutto esaurito. Nei primi giorni di aprile saranno quasi 2.500 i vacanzieri che hanno prenotato un posto sui voli per destinazioni spagnole. Altri turisti si sono prenotati per imbarcarsi a Linate e Orio al Serio.
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Scoppia la polemica e il paese si divide tra coloro che, indignati, puntano il dito contro chi parte nonostante l'ancora alto numero di contagi, e chi invece giustifica quanti hanno deciso di viaggiare. La zona rossa ha costituito senza dubbio un duro colpo per il settore turistico nostrano, favorendo le strutture alberghiere e i servizi turistici all'estero. Luca Patanè, presidente Confturismo e vicepresidente Fto (Federazione turismo organizzato), definisce però quella a chi si sta assistendo nelle ultime ore «una guerra tra i poveri». «Non serve - ha detto Patanè - fare la lotta tra hotel, agenzie di viaggio e tour operator. Siamo tutti nella stessa barca, che sta affondando. Siamo un unico comparto che deve urlare al governo l'emergenza pazzesca in cui siamo. Bisogna fare dei corridoi veri, che funzionino».
Quarantena e tampone al rientro
Una sorpresa attende però, al rientro, quanti sono riusciti a scappare all'estero per il periodo Pasqua, nello specifico al caldo delle Canarie oppure in una delle altre destinazioni Schengen: i viaggiatori che arrivano o rientrano fino al 6 aprile da paesi dell'Unione europea infatti - secondo l'ultima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza - dovranno rispettare una quarantena di 5 giorni e alla fine sottoporsi a un ulteriore tampone.
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