Botte da orbi al ristorante, camerieri aggrediti dalla gang: «Ecco perché non li denunciamo»

Sabato 27 Ottobre 2018
Botte da orbi al ristorante, camerieri aggrediti dalla gang: «Ecco perché non li denunciamo»
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Botte da orbi all'esterno di un famoso ristorante, tra una decina di camerieri e un gruppo di balordi che da tempo si aggirano pericolosamente nella zona, seminando il panico tra i residenti. Una rissa incredibile, quella che si è consumata, fortunatamente, senza feriti. I responsabili del ristorante, però, anche se conoscono i loro aggressori non hanno intenzione di denunciarli.

Siamo al ristorante Salamanca, uno dei più famosi di Barcellona, nella zona della Barceloneta: nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, un gruppo di giovani che frequenta la zona e vive di espedienti, ha aggredito furiosamente uno dei proprietari del ristorante. Come racconta La Vanguardia, i camerieri e i responsabili del ristorante conoscono i giovani, dal momento che a fine turno regalano loro il cibo avanzato. Quella notte, però, il proprietario si era rifiutato dopo che a un cameriere era stato rubato uno zaino contenente una camicia di ricambio e un mazzo di chiavi.

«Mi sono rifiutato di dar loro il cibo avanzato: prima ho chiesto di riconsegnare lo zaino rubato», ha spiegato uno dei proprietari del ristorante. All'improvviso, però, di tutta risposta, il più esagitato del gruppo ha rifilato un violento pugno all'uomo e da lì è nata una lunga rissa, con tanto di calci, spinte, bastonate e lancio di oggetti, come sedie, tavolini e altro arredamento del ristorante. Nonostante la violenza consumata, ci sono solo un paio di feriti, in maniera lieve, che non hanno neanche avuto bisogno delle cure ospedaliere.

I giovani, che secondo alcune testimonianze sarebbero dei nordafricani, sono fuggiti dopo la rissa e al momento sono ancora ricercati, anche se sono tristemente noti nella zona per i furti, gli atti vandalici e gli schiamazzi notturni. Il responsabile del ristorante li conosce di vista, ma non sa i loro nomi. Non ha intenzione di denunciarli alla polizia, come ha spiegato a La Vanguardia: «Sarebbe più il tempo speso da noi per andare in commissariato e metterci in fila per la denuncia, che quello che passeranno loro in carcere prima di essere rimessi in libertà.

Semplicemente, non conviene». Un vero e proprio atto di resa di fronte all'ingiustizia e all'impunità.

Ultimo aggiornamento: 19:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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