Mai come in questo periodo, gli studi sono presi d'assalto e le linee telefoniche iniziano a essere roventi.Tutti a ricordarsi che bisogna presentare la dichiarazione dei redditi. Nonostante la precompilata, infatti, restano tantissimi gli italiani che preferiscono rivolgersi ad un professionista. E fare il commercialista è un lavoro che paga. Il reddito medio è superiore ai 64.000 euro l'anno e il volume di affari sfiora i 115.000. Lo rivela la Cassa dei Dottori Commercialisti, la cui assemblea annuale ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2018 ed il primo assestamento al budget 2019. L’avanzo corrente 2018, pari ad oltre 400 milioni di euro, è stato interamente destinato alle riserve istituzionali che al 31 dicembre 2018, raggiungono la soglia degli 8,0 miliardi di euro, pari a 28,3 volte le pensioni di periodo (era di 16,9 nel 2004).
Nel corso del 2018 il numero degli iscritti è cresciuto dell’1,8% passando da 67.365 a 68.562, mentre il numero dei pensionati si è attestato a 7.972 (erano 7.654 nel 2017).
Ultimo aggiornamento: 17:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nel corso del 2018 il numero degli iscritti è cresciuto dell’1,8% passando da 67.365 a 68.562, mentre il numero dei pensionati si è attestato a 7.972 (erano 7.654 nel 2017).
Continua il trend positivo sul fronte dei redditi professionali dichiarati e dei contributi raccolti. Il reddito medio degli iscritti alla Cassa dei Dottori commercialisti è cresciuto passando da 64.000 ai € 64.300 mentre il volume di affari medio è salito da € 113.500 a € 114.400 (+0,8%). Il reddito aggregato della categoria dei Dottori Commercialisti è risultato superiore ai 4 miliardi di euro (+1,8 % rispetto al 2017) mentre il volume di affari complessivo si è attestato ad una quota pari a 7,5 miliardi di euro (+ 2,1 % rispetto al 2017).
