Sempre più imprenditori e famiglie indebitate, impennata di richieste ai commercialisti

Martedì 22 Novembre 2022 di Gabriele Pipia
DEBITI - Sempre più persone si rivolgono ai commercialisti
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PADOVA -  Prima la pandemia, poi l’impennata del costo delle materie prime e infine il caro bollette. Un tunnel micidiale che porta sempre più imprenditori e semplici cittadini ad indebitarsi e a chiedere aiuto. Lo raccontano le cronache degli ultimi mesi e lo testimoniano gli ultimi dati ufficiali diffusi dall’Ordine dei Commercialisti di Padova. In 10 mesi si contano 64 domande e 42 procedure attivate all’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento.


IL PANORAMA
Dal 2019 i soggetti in difficoltà a pagare i propri creditori hanno dato origine a circa 400 procedure per un ammontare complessivo di oltre 30 milioni di euro di debiti.

Quest’anno la situazione è ancora molto difficile: a fronte di 64 domande di accesso sono state avviate 42 procedure mentre nell’intero 2021 erano state 53. Le procedure in corso sono in totale 138. La media dell’ammontare dei debiti gestiti è di circa 700 mila euro a procedura, ma non mancano casi con oltre 5 milioni di euro.


LE SITUAZIONI
I soggetti sovraindebitati sono nella stragrande maggioranza persone fisiche, di cui il 60% sono uomini e il 40% sono donne, con un’età media di 56 anni. Il 34,5% degli indebitati è over 60, mentre il 6,2% è nella fascia tra i 30 e i 40 anni. Nelle due fasce centrali, tra i 41 fino a 50 troviamo il 26,7%, mentre quelli della fascia tra i 51 e i 60 anni rappresentano il 32,3%.
«Le principali cause di sovraindebitamento - spiega Cesare Casoria, responsabile dell’osservatorio - derivano nella maggior parte dei casi dal sopraggiungere di eventi imprevisti come malattie, perdita del lavoro o problematiche familiari che portano alla incapacità di far fronte alle rate dei mutui, all’utilizzo incontrollato delle carte di credito, dagli eccessivi prestiti ottenuti tramite le finanziarie oppure dai debiti contratti verso concessionari di riscossione per i tributi o contributi previdenziali non versati. Non mancano i casi di persone fisiche che hanno fornito garanzie personali ad attività imprenditoriali, senza dimenticare le situazioni di indebitamento dei lavoratori autonomi e piccole imprese non fallibili».


IL SERVIZIO
L’organismo è dedicato infatti ai «soggetti non fallibili alle prese con uno stato di indebitamento che da soli non sarebbero in grado di gestire e risolvere». Vi possono accedere privati cittadini, consumatori, piccoli imprenditori commerciali non fallibili, imprenditori agricoli, start up, liberi professionisti, associazioni ed enti come per esempio una scuola. 
«Siamo soddisfatti per il successo del servizio dato alla cittadinanza – commenta Chiara Marchetto, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Padova -. Ci sono 90 commercialisti preparati e adeguatamente formati per essere di ausilio al sovraindebitato che va accompagnato e guidato nella procedura: dalla verifica e controllo dei dati forniti, alla redazione della relazione, che contiene un giudizio di completezza, attendibilità e coerenza della proposta di pagamento che il sovraindebitato presenta ai propri creditori».
«E’ importante chiarire che la composizione della crisi può avvenire qualora si riesca a proporre un piano di rientro dei debiti che possa essere ritenuto accettabile dai propri creditori. - aggiunge Casoria -. Il piano, in estrema sintesi, contiene l’ammontare dei debiti e l’elenco dei beni disponibili attraverso cui far fronte alle pretese creditorie. Molte procedure naufragano perché il sovraindebitato non è in grado di presentare delle proposte di piano praticabili».

Ultimo aggiornamento: 07:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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