L'ultimo colpo di Banksy a Calais è un j'accuse alla Francia: i profughi come i Miserabili

Lunedì 25 Gennaio 2016 di Riccardo De Palo
L'ultimo colpo di Banksy a Calais è un j'accuse alla Francia: i profughi come i Miserabili
La primula rossa della street art internazionale è tornata. Il nuovo lavoro di Banksy a Calais si ispira ai "Miserabili": ritrae una donna vestita di stracci, o piuttosto da profuga, con una bandiera francese sullo sfondo e una bomboletta piena di gas lacrimogeno - una chiara allusione alle azioni della polizia nella zona, dove migliaia di clandestini transitano nel tentativo di arrivare in Gran Bretagna. C'è pure un codice QR - trovata degna di un graffitaro 2.0 - che rimanda  un video con la polizia in azione nella zona. Una chiara denuncia della condotta degli agenti, ma anche un attacco diretto alla Francia, che stringe - come può - le maglie dell'immigrazione. La Cosette di Victor Hugo diventa così un'icona della street art; e non è che l'ultima scorribanda di Banksy nella zona. La polizia, piccata, ha subito fatto nascondere l'opera, con un pannello di legno.
Il precedente "colpo" messo a segno da Banksy, sempre a Calais, ritraeva uno Steve Jobs vestito da profugo, con un Mac d'annata in una mano e un fagotto sulle spalle. Una chiara allusione alle origini siriane del guru di Apple.
 

 
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