Oscar 2021, i candidati alla regia: da David Fincher a Emerald Fennell

Sabato 24 Aprile 2021
Oscar 2021, i candidati alla regia: da David Fincher a Emerald Fennell

Si sta per rialzare il sipario del Dolby Theatre di Hollywood. Qualunque sarà il verdetto, i 93esimi Academy Awards che verranno consegnati domani sera sono già entrati nella storia. Come espressione del cambiamento, della rinascita del cinema dopo il buio della pandemia, dell’indomita capacità che hanno gli americani di risollevarsi dopo catastrofi e crisi. La cerimonia della notte degli Oscar sarà organizzata dal vivo da due ambientazioni di Los Angeles, il Dolby Theatre e Union Station, da Londra, da Parigi e altri luoghi del mondo. Ma ora vediamo quali sono i nominati in lista per aggiudicarsi la statuetta. Per la miglior regia David Fincher per "Mank", Chloé Zhao per "Nomadland", Emerald Fennell per "Una donna promettente", Lee Isaac Chung per "Minari", Thomas Vinterberg per "Un altro giro". Non tutti i candidati saranno fisicamente presenti a Los Angeles.

Sarà un'edizione in cui la presenza fisica verrà condivisa con dirette streaming, è molto probabile che vedremo connesso virtualmente chi non risiede negli Stati Uniti, ma lo scopriremo solamente seguendo la premiazione. Ma conosciamo meglio chi è in nomination.

David Fincher per la regia di Mank

Questa è la terza nomination per David Fincher, uno dei più grandi filmmaker americani contemporanei. Le due precedenti candidature che però non lo hanno fatto vincere, risalgono al 2008 e al 2010, rispettivamente per i film Il curioso caso di Benjamin Button e The Social Network. Mank è la pellicola che ha più nomination all'Oscar quest'anno, con un totale di 10 categorie candidate. Il film, ambientato negli anni 30, racconta una parte di vita dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz, interpretato da Gary Oldman, in quel perido in cui era impegnato a scrivere il copione di Quarto Potere insieme a Orson Welles. La sceneggiatura di Mank porta la firma di Jack Fincher, padre del regista deceduto a 72 anni nel 2003. Sarebbe giusto se vincesse David Fincher, per l'alto valore artistico di Mank e in generale per l'altissima caratura dei titoli che ha firmato, ma ad oggi non è più il favorito.

Chloé Zhao per la regia di Nomadland

Chloé Zhao è la favorita. La regista cinese è nominata per la miglior regia, la miglior sceneggiatura, il miglior montaggio e come produttrice. Nata a Pechino nel 1982, ha studiato in un college britannico, per poi finire gli studi a Los Angeles e proseguire con altre specializzazioni, tra cui una scuola di arti cinematografiche a New York. Dal 2014 a oggi ha diretto quattro film, uno dei quali è Gli Eterni della Marvel, che vedremo in autunno. Con Nomadland ha ottenuto quattro candidature all'Oscar personali sulle sei totali ricevute dal film. La regista ha gia vinto il Golden Globe e il BAFTA Award ed è dunque a meno di un passo dall'Academy Award.

Lee Isaac Chung per la regia di Minari

Per Minari sono 6 le candidature, tra cui quella per regia di Lee Isaac Chung. Nato nel 1978 a Denver da una famiglia sudcoreana, Chung ha abbandonato gli studi di medicina per inseguire il suo sogno e intraprendere la carriera cinematografica all'Università di Salt Lake City. Con Minari, ha ricevuto la nomination all'Oscar anche come sceneggiatore. Il film racconta la storia di una famiglia sudcoreana che negli anni 80 si trasferisce in Arkansas per avviare una fattoria. 

 

Emerald Fennell per la regia di Una donna promettente

È uno straordinario risultato la nomination per la britannica Emerald Fennell che con Una donna promettente esordisce dietro la macchina. La regista è già molto apprezzata come attrice, in film e serie TV, tra cui la celebrata serie The Crown in cui interpreta Camilla Parker Bowles. Non solo, la Fennell è anche una scrittrice e, oltre a aver pubblicato tre romanzi fantasy per giovani lettori, è anche tra le sceneggiatrici della serie Killing Eve. L'Oscar per la regia non lo vincerà, ma ha una possibilità concreta si accaparrarsi quello per la sceneggiatura, essendo nominata anche in questa categoria (e come produttrice).

 

Thomas Vinterberg per la regia di Un altro giro

Questa è la prima nomination per il regista danese Thomas Vinterberg. L'apprezzato filmmaker aggiunge questo riconoscimento ai suoi trent'anni di carriera, ma il film Un altro giro ha per lui un significato molto personale. Si tratta della storia di un uomo che per apprezzare meglio la vita adotta la tecnica di tenere sempre alto il tasso alcolico nel sangue. Basato su un testo teatrale di Vinterberg, l'idea del film è stata supportata dalla figlia Ida che avrebbe dovuto avere un ruolo nel film. Ma dopo quattro giorni dall'inizio delle riprese, Ida ha perso la vita in un incidente automobilistico. Un altro giro, candidato all'Oscar anche come miglior film straniero, è a lei dedicato.

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 02:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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