Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Graffi d'arte al COSMOPROF - A
Venezia AFRODITE al Mocenigo

Martedì 22 Marzo 2016 di Luciana Boccardi
Ventotto sfumature di  rosa:  l’omaggio al rosa  indicato come colore guida per l’anno 2016 nei padiglioni del COSMOPROF  di  Bologna si è sprecato in occasioni e possibilità. Si comincia dal rossetto che  viene proposto sia in formula liquida che solida con le più diverse interpretazioni del  rosa, dal classico rosa baby al rosa cipria ( più vicino ai colori naturali  e al  quasi beige in voga  fino allo scorso anno). Non mancano rossetti  bicolore che affiancano al rosa un rosso geranio coraggioso per non parlare dei  rossi che pure  giocano magistralmente tra le nuove formule per il trucco delle labbra. Meno neri, meno  “scurissimi” e più rosati.
Riflessi rosa hanno acceso di luce il biondo freddo che il mood delle acconciature propone con insistenza  “riscaldato” da colpi di rosa appena accennati.
Ma è nel territorio delle unghie , la nail land, che il rosa si permette di tutto e di più. Non parliamo di unghie “naturali” che la moda intende cancellare per coprirle comunque con le “protesi” fissate con gel sempre più sofisticati. Sull’unghia artificiale che sarà comunque lunga, meno appuntita e più squadrata  o arrotondata a mandorla,  i nail-writers  hanno  predisposto motivi e disegni elaboratissimi che riprendono  quelli di tappeti  persiani  o  quadri floreali art-dèco.  Sui colori in gel, con tecniche diverse, dalla crash , alle micropitture cinesi , vengono riversate sulle unghie – affermano gli psicologi della bellezza -  tutte le frustrazioni,  il bisogno di evadere, la voglia di farsi guardare, il piacere di muovere un disegno che si snoda oppure il coraggio del nudo, con unghie rivestite di gel color carne che vorrebbe renderle  “naturali”.
Le unghie sono  l’ultima arma che ci è consentita dall’evoluzione che ha indebolito i denti  (che servivano “per mangiarti meglio”)  e le unghie (per graffiarti meglio) : comprensibile quindi che il punto di interesse assoluto nella storia delle “protesi ”  di bellezza siano proprio le unghie e l’universo artistico che su di esse si sta convogliando.  Naturale quindi che il massimo del mood  sia l’unghia firmata da un artista vero, come un  quadro da portarsi appresso .
Sulla stessa strada si collocano i tatuaggi che a Bologna sono stati presentati  con mille possibili versioni  non irreversibili. Ai tipici disegni del tatuaggio rituale si aggiungono veri e propri ricami di sapore ottocentesco da alternare a motivi pop di impatto violento o a giochi floreali dolcissimi da applicare con la certezza  rassicurante  che dopo un po’ di giorni (più o meno una settimana)  si eclisseranno dopo averci regalato l’effetto tatuaggio senza  la clausola  dell’irreversibilità  che li rende temibili  anche se,  proprio per questo , più  fascinosi .
Chiusi  i cancelli di COSMOPROF  in Fiera a Boilogna restiamo nel mondo della bellezza con Afrodite che a Venezia, nel  Museo  di Palazzo Mocenigo  -  a cura di  Marco Vidal  (MAVIVE)  -  è stata evocata con la presentazione del volume  “I balsami di Afrodite”  ( Aboca) . La bellezza vissuta come salute con ampia descrizione di medicamenti, farmaci, unguenti e balsami in uso dalla notte dei tempi, ricavati da piante e erbe di ogni tipo, silfio, dittamo, mandragora, elleboro  o trattati con  ingredienti  curiosi  (e pare miracolosi!)  tratti da animali tipo la jena, il coccodrillo, il camaleonte.
Agli intervenuti a Palazzo Mocenigo  Aboca ha donato una stampa botanica.



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