Naomi, Gisele , Claudia Schiffer, Eva Herzigova...sembrano nomi amarcord ritrovati sfogliando un album che le date ci consegnano come di qualche anno fa ma la nostra storia attuale ci fa collocare lontano lontano, in un tempo che resterà come una fiaba nel racconto di chi la moda l’ha seguita fino a ieri, fino a quel 23 febbraio scorso quando a Milano il calendario delle sfilate che prevedeva la finale di Giorgio Armani venne interrotto bruscamente proprio dalla dichiarazione di Armani che decideva di sospendere lo show causa l’avanzare sempre più minaccioso di quel coronavirus che ci ha azzerati tutti, per la prima volta nella storia del mondo, tutti , nessun paese escluso. Abbiamo evocato il nome di modelle famose perché si tratta di un settore divenuto sempre più determinante nella rappresentazione ufficiale della moda. Dalle prime “dive” della passerella esaltate prima da Versace e poi da tutto il mondo stilistico, a quelle meno diveggianti ma altrettanto preziose per l’apporto che sempre più la moda ha consegnato all’immagine in passerella o alla foto di posa che deve raccontare un vestito con qualche messaggio in più. Oggi anche per le modelle il tempo segna uno stop pesante, con punti di domanda su un futuro che nessuno è in grado di prevedere o anticipare . Cosa realmente cambierà nella rappresentazione di un abito? Basta sfilate? Basta foto curiose, basta messaggi subliminali affidati alla scelta di uno scorcio, uno sfondo, un paesaggio speciale? Un trucco particolare?
L’incognita viene affrontata da uno dei maghi della bellezza in passerella, Piero Piazzi, presidente di “Women management”, ovvero uno dei più grandi “costruttori di bellezze da passerella” del mondo. Ed è quasi commovente il tono pacato, ma non per questo meno preoccupato, con cui il talent scout si rivolge alle sue “ allieve”, alle modelle stoppate dal coronavirus, chiuse in casa, per una volta senza l’ansia di un aereo da non perdere, una sfilata cui partecipare spesso quasi in sovrapposizione con un’altra, una pausa trucco , notti insonni, e...bellezza, un inno continuo alla bellezza che ora sembra un privilegio da godere da sole, nel proprio salotto, nella propria cucina, in attesa di .....non si sa quale destino.
“Nessuno di noi può sapere come sarà - dichiara Piazzi nella bella intervista concessa a Cristiana Schieppati per Chi è chi?” a proposito del futuro della moda in passerella -Dovremo reinventarci tutto per una nuova storia da scrivere su un foglio bianco - dice rivolgendosi alle modelle con un messaggio aperto - ...ma nel frattempo voi avrete scoperto anche altre possibilità e ricorderete le mie parole di sempre: ...essere modella non è la vostra vita ma una parentesi che si apre e si chiude lasciando comunque nel vostro cammino un bellissimo ricordo”.
Ultimo aggiornamento: 17:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi