Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Chanel, Dior, Givenchy: quando la
Francia detta la moda

Venerdì 11 Marzo 2016 di Luciana Boccardi
Chanel   e Dior:  cioè  a dire “la Francia”.  Due griffes che per i Francesi rappresentano una bandiera  e che ogni volta incutono quel rispetto che si identifica con l’orgoglio nazionale.
Gran Palais:  la sede più prestigiosa e il nome di Karl Lagerfeld come autore, regista, stilista, direttore artistico della Maison che continua il verbo di Coco Chanel  rifacendosi a un modus che ha accompagnato la fortuna e la pagina storica di Mademoiselle  negli anni lontani e ancora oggi con le interpretazioni che lo stilista immarcescibile offre ogni volta legate alla storia della griffe e all’attualità più stretta.
Questa volta lo spettacolo ha offerto una immagine che Lagerfeld vuole legata davvero al tempo in cui Coco nel suo atelier di rue Cambon presentava le sue collezioni a un pubblico selezionatissimo, le sue clienti internazionali e la stampa più ambita.  Spesso  nella sala destinata alla sfilata Coco riceveva  offrendo una prima fila unica, e questo accadeva non sempre poiché solitamente le sedie venivano distribuite come in un salotto.  Unica prima fila dunque al Grand Palais per applaudire il ritorno dei colliers di perle, i cappelli importanti:  i temi  cari a Mademoiselle hanno offerto a Lagerfeld lo spunto per una collezione che è risultata innovativa e piacevolissima. Il famoso rosa Chanel  ha trovato giusta applicazione con un ritorno suggerito da cenni  alternati al nero più intenso,  giochi di scambio maschile-femminile per una moda che vuole apparire soprattutto “firmata”.
Con la firma di Dior incontriamo lo snodarsi più esclusivo della letteratura che inneggia il nero:  neri intensi per  abiti di estrema freschezza,  spalle che giocano a rimpiattino, denudate o drappeggiate,  il copri e scopri  in un gioco giovane e divertente. Ecco, soprattutto il gioco è presente nelle soluzioni proposte da Dior con una collezione leggera,  intrigante, una moda super-accessoriata,  che si avvale di  sovrapposizioni con ricami e decorazioni  multiple su  tessuti  che interpretano  un look  assolutamente  metropolitano.
Cleopatra e la sua tunica con l’occhio di Horus , i drappeggi  dei vestiti  delle belle donne  che popolavano la Corte del  Faraone:  un salto nell’antico Egitto ha sottolineato il verbo di Riccardo Tisci per Givenchy, con uno sguardo benevolo ai dettagli come il carrè- mantellina, le pieghe aperte che allargano la tunica davanti scivolando sulla silhouette  hanno caratterizzato  una moda super-elegante  come quella scritta dalla storia della suntuosità faraonica d’antan che ha  ispirato lo stilista italiano per  il pret-à-porter  di  lusso  Givenchy  per  l’ autunno-inverno 2016-2017 .

  Ultimo aggiornamento: 18:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA