Inaugurato con una cerimonia in Palazzo Vecchio, nella sede più ambita per gli avvenimenti fiorentini, Pitti apre il viaggio immaginario nella moda del prossimo inverno con l’annuncio di nuove installazioni, nuovi percorsi, primo fra tutti - annunciato dal Presidente Gaetano Marzotto - “TUTORSHIP”, che, con la direzione di Riccardo Vannetti, si propone come accompagnamento e guida ai giovani fashion designers che si è formata - afferma Raffaello Napoleone - intorno a progetti come Who’s On Next Uomo (in collaborazione con Vogue), Pitti Italics, Fashion Buzz, Guest Nation, e la stessa sezione di Pitti Uomo dedicata ai debutti e ai brand emergenti.
La moda maschile per l’autunno inverno 2016-2017 propone vincente il ritorno di un look che ci riporta figure note degli anni Cinquanta, da Marcello Mastroianni all’immarcescibile Avvocato, il Gianni Agnelli che lancia l’orologio sopra il polsino della camicia. L’uomo in giacca (che sembra un paltò) dell’immaginario cinematografico del primo dopoguerra , ereditata dall’amoroso-rude Amedeo Nazzari, negli anni Cinquanta scriveva la grande inversione di tendenza. La stessa che da oggi (fino al 15 gennaio prossimo) Pitti Uomo, alla Fortezza da Basso, ci propone a Firenze per il prossimo autunno-inverno 2016-2017: un guardaroba pulito, essenziale, a suo modo allegro. Vince soprattutto il gilet, di tessuto, di maglia nobile, di maglia grezza, in fantasia o in colori uniti che osano anche il rosa (decretato insieme con l’azzurro , dai sommi della moda “colore vincente nella moda maschile e femminile per del 2016”, presente, però con dosaggi prudenti , soprattutto per i dettagli, dalle cravatte ai...calzini. Nella visita allo stand Bresciani scopriremo le novità che questo produttore fantasioso (l’uomo delle calze disegnate) sa sfornare ad ogni stagione con successo. Sul fronte dei tessuti la moda 2016-17 insiste su quelli che nel linguaggio tecnico (a torto o a ragione)vengono definiti “virili”: gli spinati, il chevron, check, tweed; la silhouette è più asciutta ma senza costrizioni, quasi un omaggio alla sartoria artigiana, un ritorno al sarto raccontato dai dettagli accurati, la scelta di materiali comunque nobili, gli accostamenti coraggiosi ma misurati: un look che potremmo firmare senza indugi Belvest, tenendo conto che questa griffe veneta presente a Pitti da sempre esalta la qualità. Tempo di qualità dunque che si annuncia nei giorni di rassegna fiorentina con gli appuntamenti si susseguono, da Seventhy a Mason’s, da Luisaviaroma (che apre le giornate di Pitti con un giorno in anticipo), Roy Roger’s che plana sul mondo dei motori, le novità interessanti che Geox firma per la prossima stagione fredda, sempre ancorato saldamente al brevetto traspirante che ha fatto la sua fortuna nel mondo. “O clock great”: l’orologio è cresciuto è la nuova proposta presente a Pitti dove Il gentlemen contemporaneo è firmato Gherardini. “Drop”. “Diamond drop”, Long drop, Swing drop” sono i diversi modi di interpretare “la goccia” pe r i cappelli Doria. Cucinelli che aderisce alla nuova tendenza “anni Cinquanta” della moda in forma del tutto personalizzata , sigla anche l’avvio ufficiale , e insieme conviviale delle intense giornate fiorentine di Pitti , con la superba cena offerta dallo stilista umbro in apertura di rassegna a Palazzo Borghese.
Ultimo aggiornamento: 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi