Si è un po’ calmata l’ossessione vegana intesa come nuovo corso di vita, come scuola di pensiero , come atteggiamento capace di affrancarci da cadute moleste di lussuria mangereccia: come moda. Più che calmata è il caso di dire che la dottrina di estremo rigore in fatto di diete ha fatto un po’ di conti soprattutto con la salute e sta trovando percorsi meno alieni. Resta il fatto che un’esperienza vegana che elimina qualsiasi cibo o bevanda che abbiano derivazione animale, può suscitare curiosità se vissuta con prudenza , senza fanatismi pericolosi.
L’ultima spiaggia inventata per garantirsi un soggiorno vegano, il punto “V” dove convergono le soldatesse della rinuncia, modelle, signore in regime di restauro, eterne bambine, star internazionali ma anche semplici madri di famiglia, è un sito magico, nel cuore della Puglia, perduto in un deserto di ulivi che segna un muro tra l’universo e lo spazio segreto che si apre in una zona semi sconosciuta ai “foresti”, a un pugno di chilometri da Ostuni. Dalla città bianca alla Masseria Le carrube (il nome è suggerito da un albero di carrube campito nell’area antistante ) corrono chilometri di ulivi, di terra scura, forte, nell’aria quell’inconfondibile spessore di sensualità selvaggia del Salento. Anche il silenzio così antico è invadente e l’impatto con un mondo di ieri ti costringe a dimenticare il quotidiano. Un grande cancello ti introduce nel buen retiro, la “masseria” di pietra bianca che una ristrutturazione rispettosissima riconsegna nella memoria di costruzione rustica collinare dove al tramonto si fa ancora sentire quell’odore di animali, di pecore, di capre, che sempre hanno rappresentato gli abitanti del luogo di così grande bellezza arcaica che ti trascina verso immagini di architettura araba. Dove c’era una stalla c’è una bellissima piscina a due piani. Nel riassetto rispettoso di una cultura di affondo pugliese, la mano felice della regina delle masserie pugliesi, Marisa Melpignano forte dell’esperienza felice della talasso spa San Domenico a Fasano ( il cui fascino autentico si respira anche nel "San Domenico" di Londra, a Chelsea), “La Nassa” a mare, " Cimino" e i "golf" bordo mare. Protagonista incontrastato il silenzio che racconta storie antiche di Puglia.
“Le carrube” aperta solo d’estate (con destinazione vegetariana e vegana), è gestita da una coppia giovane, Valentina (vegana di fede) e il suo compagno di vita, rigorosamente vegetariano.
“Prima colazione e un pasto al giorno” - spiega Valentina , ricordando che il menu si presenta in due versioni, quella vegana estrema, esente da ogni derivazione animale, e quella vegetariana che propone un buffet di abbondanza straordinaria : solo verdure, pasta, pane , frutta , dolci a gogo e …no carne”.
E se qualcuno eccezionalmente chiedesse al maitre una bistecca?
“Gli rispondo che può trovarla in qualsiasi ristorante del mondo , ma a "Le carrube", no”.
Ultimo aggiornamento: 00:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi