Difficile di questi tempi trovare argomenti che portino positività. Li troviamo nelle elargizioni che pervengono ogni giorno da aziende di ogni tipo. La moda ha risposto con una generosità notevole ai bisogni di questo tempo infelicissimo, vuoi con versamenti in denaro realizzati da quasi tutte le griffe, grandi e meno grandi, persino da piccole aziende artigianali, vuoi anche con l’introduzione di programmi alterni per la produzione che molte griffe hanno dedicato in questi giorni alle mascherine e a quanto necessario per la cura dei malati.
Chanel ha dichiarato oggi di dedicare l’intera produzione a riferimenti di necessità, MAVIVE ha invertito la produzione di profumi di nicchia in prodotti per la disinfezione di case, ambienti, ospedali.
Sta di fatto che siamo spettatori e protagonisti insieme di un momento senza precedenti, soprattutto siamo in una nuvola sospesa dove non esistono previsioni sicure. Cosa sarà nel mondo della moda quando questo maledetto inconveniente sarà passato? Perché prima o poi avremo partita vinta sul virus e allora sarà davvero il tempo della bellezza ritrovata. In questi giorni credo che in ogni casa l’argomento “moda” non trovi spazi discreti: a chi viene voglia di pensare a un nuovo abito, un nuovo accessorio, un certo tipo di mise? Tra l’altro per andare dove?
Nella leggerezza che la moda esprime - e imprime - starà il segreto di una risalita morale: perché è di questa che alla fine ci sarà bisogno, per rutti. Vedremo allora cosa potrebbe aver lasciato di positivo questa calamità, cosa può averci insegnato, al di là del valore della sopravvivenza, questo stare isolati gli uni dagli altri, questo rinunciare in piccola parte al contatto che usualmente viene garantito soprattutto dai telefonini , e oggi persino questi sembrano più pigri. Abbiamo scoperto il silenzio che stagna come una nube minacciosa sopra di noi , non si sa fino a quando. E’ questa incertezza che rende più pesante questo tempo infinito.
Stare vicini, “toccarsi”, un abbraccio, una stretta di mano che oggi ci guardiamo bene dal proporre sono il segnale di una unità sociale, di un essere insieme parte di una stessa civiltà, uno stesso tempo di esistenza.
Alla fine potrebbe essere davvero dalla moda, dalla bellezza, persino dal frivolo scacciapensieri la garanzia di un ritorno alla pace, alla normalità, al “volo “ del quale abbiamo ora tanto bisogno.
Ultimo aggiornamento: 19:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi
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