Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Voglia di volare, sarà vero che la bellezza ci salverà ?

Giovedì 2 Aprile 2020 di Luciana Boccardi
Difficile di questi  tempi  trovare argomenti che portino positività. Li troviamo nelle elargizioni che pervengono  ogni giorno da aziende di ogni tipo. La moda ha risposto con una generosità notevole ai bisogni di questo tempo infelicissimo, vuoi con versamenti in denaro realizzati da quasi tutte le griffe, grandi e meno grandi, persino da piccole aziende artigianali, vuoi anche  con l’introduzione di programmi alterni per  la produzione che molte griffe hanno dedicato in questi giorni alle mascherine e a quanto necessario per la cura dei malati.  
Chanel  ha dichiarato oggi di dedicare  l’intera produzione  a riferimenti di necessità, MAVIVE  ha invertito la produzione di  profumi di nicchia in prodotti per la disinfezione di case, ambienti, ospedali.
Sta di fatto che siamo spettatori  e protagonisti insieme di un momento senza precedenti, soprattutto siamo  in una nuvola sospesa  dove non esistono previsioni  sicure. Cosa sarà nel mondo della moda quando questo maledetto inconveniente sarà passato?  Perché prima o poi avremo partita vinta  sul  virus  e allora sarà davvero il tempo della bellezza ritrovata. In questi giorni credo che in ogni casa l’argomento “moda” non trovi spazi discreti: a chi viene voglia di pensare a un nuovo abito, un nuovo accessorio, un certo tipo di mise?  Tra l’altro per andare dove?
Nella leggerezza che la moda esprime  - e imprime -   starà il segreto di una risalita morale: perché è di questa che alla fine ci sarà bisogno, per rutti. Vedremo allora cosa potrebbe aver lasciato di positivo questa calamità, cosa può averci insegnato,  al di là del  valore della sopravvivenza,  questo stare isolati gli uni dagli altri, questo rinunciare in piccola parte al contatto che usualmente viene garantito soprattutto dai telefonini , e oggi persino questi  sembrano  più pigri.  Abbiamo scoperto il silenzio che stagna come una nube minacciosa sopra di noi , non si sa fino a quando. E’  questa incertezza che rende  più pesante questo tempo  infinito.
Stare vicini, “toccarsi”, un abbraccio, una stretta di mano che oggi ci guardiamo bene dal proporre  sono il segnale di una unità sociale, di un essere insieme parte di una stessa civiltà, uno stesso tempo  di esistenza.
Alla fine potrebbe  essere davvero dalla moda, dalla bellezza, persino  dal frivolo scacciapensieri la garanzia di  un ritorno alla pace, alla normalità, al “volo “ del quale abbiamo ora tanto bisogno. Ultimo aggiornamento: 19:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA