Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Da Parigi a Roma: l'Alta Moda
femminile vola alta

Mercoledì 6 Luglio 2016 di Luciana Boccardi
Dalla Senna al Tevere: c’è sempre stata questa alternanza  Parigi/Roma per le rassegne d’alta moda che due volte all’anno trasferiscono gli addetti ai lavori (ma non solo) al seguito dell’espressione più alta della moda. Alta Moda in effetti non significa solo bella, importante o quant’altro ma indica l’esecuzione di abiti a mano o, la sartoria (quella parola che non si usa più ma che è ancora così viva nella realtà). Con l’alta moda – a differenza  del  pret-à-porter  che ha caratterizzazione esclusivamente industriale – gli stilisti diventano  “sarti”, sfornano gli abiti impossibili da realizzare quando si tratti di finalità commerciali precise come quelle che esige la moda pronta riprodotta in serie mentre con l’”alta moda” che prevede un solo abito, l’unicum, la fantasia può sbizzarrirsi, il lusso  può esagerare, non ci sono limiti . la bellezza è garantita.
Le due collocazioni Parigi e Roma in questi ultimissimi tempi hanno cambiato generi: l’Alta Moda resta a Parigi come manifestazione deputata  mentre in Italia,  AltaRoma  che dopo il Duemila ha preso in consegna il testimone , sempre più ha acquistato spazi  per la moda dei giovani (primo fra tutti il concorso “Who is on next?” con la collaborazione di  Vogue) e con la valorizzazione di  nomi emergenti  che dobbiamo augurarci non volino presto a Parigi come potrebbe accadere con  Sabrina Persechino,  griffe  ad alta caratura stilistica e intellettuale  si è affacciato solo qualche anno fa come astro indiscusso sul panorama della grande moda e  che voci di corridoio darebbero come pret-à- partir  verso Parigi  sull’onda di un flusso sempre più nutrito di italiani che sfilano sulla Senna. In questa tornata ha debuttato nella capitale francese anche Scognamiglio presentando una collezione che ha riscosso ammirazione e rispetto.
AltaRoma esiste  - e resiste - anche per frenare eventuali nuove “migrazioni”  dell’alta moda valorizzando gli “italiani in Italia”  e  oggi ha al suo attivo  molte presentazioni che valorizzano l’universo dell’abbigliamento , dell’accessorio,  la realizzazione di percorsi –proposta  che gli  osservatori  stranieri  sanno di  poter trovare nelle giornate romane di AltaRoma.
Da Parigi intanto registriamo la valorizzazione  della sartoria, con la sfilata che Karl Lagerfeld per Chanel  ha realizzato al Grand Palais dove ha fatto ricostruire puntigliosamente l’atelier di Mademoiselle Coco:  fili, ritagli di tessuto colorato, forbici, aghi, sarte e sartine (un centinaio) chine sul ricamo, sull’orlo, come allora ma anche come oggi perché  i sarti esistono e la sartoria non muore.
Il verbo del grande stilista austriaco punta sul tailleur impreziosito da ricami importanti e vistosi.
Con la donna – giardino di Giambattista Valli sono arrivati i gioielli della collezione Buccellati: diamanti e pietre  superpreziose  per i nuovi anelli, braccialetti, per il gioiello “da investimento”  che in questa collezione  stilisticamente predilige forme geometriche e rigore.
 

  Ultimo aggiornamento: 19:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA