Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Da un progetto di Angelo Lazzazzera
Complice "Venezia da vivere"

Lunedì 26 Luglio 2021 di Luciana Boccardi

Le incertezze che hanno colpito il settore della moda in forma pesante hanno trovato risposte rassicuranti nella riproposta del mondo artigiano, quel settore a mezza strada tra l’utile e l’effimero, l’opportunità e il sogno. E gli artigiani hanno colto questo invito a produrre, a presentare le loro opere nel modo migliore, aiutati dall’opportunità colta soprattutto dai grandi stilisti che hanno capito che solo interventi di alto artigianato avrebbero consentito alla moda di ricominciare il suo iter inventivo. Da Firenze arriva l’eco di “Artigianato e Palazzo”, nell’edizione che premia “Ricette di famiglia”: l’alta cucina della scuola Cordon Bleu che incontra l’arte nelle ricette dei direttori di quattro importanti Musei nei piatti esclusivi di Fornasetti. Il ritorno di questa firma famosa che ha declinato immagini d’arte tra le più insolite negli oggetti di uso quotidiano è il segno del successo di una riproposta che serpeggia stimolante in vari settori della decorazione. L’evento, presentato a Firenze, al Giardino Corsini, si iscrive appunto nel programma generale di rivalutazione del mondo artigiano, qualsiasi sia il settore privilegiato. Artigiani in passerella a Venezia, con una sfilata interessante per il genere di prodotto presentato nella grane sala dell’Hotel Excelsior del Lido, quella che ci consegna in tutto il suo fascino suntuoso l’indimenticabile scena di “C’era una volta l’America” in cui la sala è ripresa vuota di pubblico, tutta prenotata per la coppia protagonista che cede all’invito della musica per improvvisare un ballo da...Gattopardo. Con un defilè in tutta regola, organizzato per la Fashion Venice Week, nell’ambito del Fine Craftsmanship Club (un evento - che si ripeterà il 29 prossimo con prodotti differenziati - voluto da Angelo Lazazzera, direttore dell’Hotel Excelsor ) , il pubblico ha potuto ammirare nella grande sala autentici pezzi d’arte, oggetti da indossare, sogni presentati al tramonto, davanti alle vetrate aperte sul mare che declinava dolcemente l’azzurro in blu. Abiti, borse, cappelli, scarpe, gioielli assolutamente di produzione artigiana. E gli autori erano in sala, tesi a seguire di volta in volta il percorso delle loro creature Di Norma Mazzà un gioco mediorientale affidato a caftani “da città”, bellissimi, senza tempo, intrisi di colori sapienti. Per i suoi cappelli e le sue borse geniali, Giulia Bevilacqua ha sfruttato il tesoro di famiglia, i tessuti della famosa tessitura Bevilacqua, la più antica di Venezia, prestati anche a camicie asessuate, o proposte di abbigliamento estate. Nel nome del suo fondatore, il designer Fritz Unutzer, dalla Riviera del Brenta, calzature targate 2022, che si possono osservare da vicino con una passeggiata in campo Santa Margherita. Un omaggio al “compleanno” di Venezia, fissato per convenzione all’alba di 1600 anni fa, con i gioielli in oro e platino creati da Maria Pendini. Uno spazio particolare meritano le creazioni tessili di Helene Kuhn Ferruzzi che ai suoi motivi dipinti su tessuti in perfetto stile Fortuny aggiunge una tecnica particolare appresa dal marito, l’indimenticabile artista veneziano Bobo Ferruzzi. Un ringraziamento particolare è stato rivolto per la collaborazione a Gaiofatto e Martina Vidal dai registi dell’evento: Scarpa, Cinotti e Casotto di “ Venezia da Vivere”.

Ultimo aggiornamento: 16:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA