Nonostante il diluvio, la rassegna ArtFilmFestival e la celebrazione del quarantennale del Premio “Eleonora Duse” si è aperta registrando un successo incondizionato con la prima giornata che ha ospitato l’evento proposto dalla Associazione Culturale Paolo Rizzi per ricordare la prima edizione del Premio e per dedicare un omaggio a Ingrid Bergman , che fu la prima premiata nel 1977, con un incontro dedicato al libro “CON INGRID TRA COLLINE VIOLA” (ed. Supernova) che racconta quella lontana giornata trascorsa ad Asolo da Luciana Boccardi con la più grande diva di quel tempo. La conversazione si è snodata tra aneddoti e ricordi, analisi e scambi di opinioni vivaci stimolati da Vittorio Pierobon che ha condotto l’incontro .
Nella prima giornata anche l’apertura della mostra “New Ingrid look” dedicata per la prima volta in Italia a una moda pensata per una donna di oggi con il carattere e lo stile di Ingrid. Con la regia agile e mirata di Rina Dal Canton (presidente dell’Associazione “P.Rizzi”) , nella sede suggestiva dell’ex convento dei SS.Pietro e Paolo, la capsule di alta moda ospita creazioni di Renato Balestra: abito corto beige in georgette, ricamato, e un fourreau nero da sera con cenno di strascico ma di importante semplicità. Raffaella Curiel ha riscosso l’ammirazione con uno dei suoi inimitabili tailleur, nero con giacchina breve e gonna svasata corta e per la sera uno dei suoi vestiti più fascinosi in georgette brillantata azzurro cielo raccolta in un sapiente drappeggio laterale. Di Gattinoni, su design di Guillermo Mariotto, un abito da giorno e uno stupendo abito da sera in taffetas bianco e graffiti dipinti a mano sui pannelli sbiechi. Michele Miglionico non ha bisogno di immaginarsi una donna stile Ingrid perché è questo il suo ideale femminile di sempre : abito da giorno chiaro , corto, mentre in nero assoluto è Il suo superbo fourreau nero , lungo, in tessuto aereo che muove la superficie in riflessi intriganti. Giallo e nero sono i due colori che Gianni Molaro vuole per uno stile “Bergman” che di giorno indossa una gonna nera corta con blouse di voile giallo limone e per la sera accompagna a una gonna lunga, aderente alla silhouette, un corpetto nero e giallo sole, interamente ricamato a mano . Se esiste una scuola Capucci questa è nell’anima di Sabrina Persechino che ha creato una giacca (su abito corto uguale) verde reseda, le cui maniche sono un poema di altissima sartoria, raccolte in “onde” che appartengono a quella visione di “onde da indossare” proposta con la più recente collezione dall’architetto stilista. Una pagina di alta moda eccezionale con Giuliana Cella che ha interpretato il vero carattere di Ingrid-attrice, con pantaloni bianchi e giacca-tunichina decorata da un cenno spiritoso di cravatta.
L’accessorio indispensabile per ogni donna è la borsa, immaginata da Elisabetta Armellin con una serie di superbe V73, realizzate con decorazioni che raccontano la formazione artistica della dinamica stilista veneta.
Ultimo aggiornamento: 02:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi