Bianca è l’ultimo bellissimo esemplare di cane salvato dall’Enpa di Roma e questa volta il salvataggio non fu più azzeccato.
Il salvataggio
Al campo rom non hanno avuto una vita serena, di attenzioni, di carezze, di gioco, e mai una passeggiata al guinzaglio. Bianca nonostante tutto dimostra di essere educata, dolcissima, socievole, l’abbiamo porta al canile di Muratella per la sterilizzazione e per curarle un problema dermatologico. In macchina e' stata tranquilla e in attesa del suo turno ha dispensato baci ed effusioni a tutti, medici e animali. Pensare di doverla riportare sul territorio pensiamo dove potrebbe trovare solo acqua piovama da bere fango e sporcizia pensiamo che non sia giusto perche' potrebbe e dovrebbe avere la sua opportunita'. Stessa sorte non fortunata è quella di Cioccolata che a 4 anni ormai si sta spegnendo in quel freddo box. Lei é una cagnolina di taglia medio piccola, con tanta vitalità, ma i suoi occhi parlano e chiamo e cercano un padrone. La sua pecca più grande è avere la Leishmaniosi che si può curare (con una pasticca al giorno di allopurinolo, costo 3 euro al mese) è sterilizzata e ama il contatto fisico. Ogni giorno ormai da quando aveva 4 mesi aspetta chi l'ha lasciata l' ormai da 4 anni. Tutti i giorni con i suoi occhioni scruta l'orizzonte e l'esterno della gabbia in attesa che qualcuna venga a prenderla e questa ttesa la sta spegnendo. Per chi volesse informazioni per adottare Bianca può contattare la volontaria Enpa Francesca Fischetti al numero 3286488504, per Cioccolata invece si può chiamare Daniela dell’Associazione Impronte al numero 3289103681.
L'Enpa si sta impegnando per tutti gl animali rinchiusi nei ancora nei canili con Il progetto Cane Fuori che potrebbe essere la soluzione per salvare tanti cani dalle gabbie: «E’ un progetto che stiamo sottoponendo all'Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi per avere un aiuto d soli non ce la facciamo, lo stiamo già facendo ma non come vorremmo. La nostra idea è quella di proporre che i cani di taglia più grande chiusi in canile (tipo i maremmani,ndr) che non riusciamo a far adottare, e restano lì per anni, con la loro sorte segnata, siano recuperati in spazi verdi molto grandi, tipo in aziende agricole o agriturismo, dove avrebbero i loro spazi, noi di Enpa li seguiremmo in un percorso educativo con i loro nuovi padroni, nell’inserimento e nelle cure mediche per incentivare a far uscire questi cani, sempre facendo attenzione che non si facciamo lavorare o sfruttarli come guardianìa tutto il giorno tutti i giorni» conclude Maurilia dell'Enpa sperando che le istituzioni possano collaborare.