Cinghiali che entrano nei cortili delle case, che attraversano le strade causando spaventosi incidenti, che invadono le vie principali dei paesi della Marsica, in provincia dell'Aquila.
L’altra notte un cinghiale è sbucato all’improvviso al buio, attraversando la strada e ha causato un incidente facendo ribaltare più volte l’auto su cui viaggiavano tre giovani. L’incidente è avvenuto sulla Sr83 nei pressi di Collarmele: inevitabile l’impatto con l’animale, l’auto ha centrato un grosso cinghiale e dopo essere finita fuori strada si è schiantata in un prato. Il cinghiale, una femmina, è morto nell’incidente. Tanta la paura per i tre ragazzi che fortunatamente hanno riportato lievi ferite e una volta usciti dal mezzo hanno allertato i carabinieri della stazione di Collarmele che si sono recati sul posto per i rilievi di legge.
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L’altro giorno invece a Gioia dei Marsi, in pieno centro abitato, e precisamente a Borgo Sperone una famiglia di cinghiali scarrozzava in mezzo alle abitazioni ed è dovuto intervenire il primo cittadino che ha ordinato la cattura. Cinque i cinghiali catturati, che rappresentavano un pericolo per la pubblica incolumità e per la sicurezza stradale, dato che da diverse settimane, di notte, erano presenti tra le case, gli orti e i terreni adiacenti la Ss83 e le strade comunali via Marso Sarentina e via Borgo Sperone. L’intervento è stato pianificato ed eseguito dagli uomini del Comune in collaborazione con la stazione dei carabinieri forestali di Gioia dei Marsi, col Servizio veterinario della Asl, con la Polizia provinciale e con i Servizi veterinario e di sorveglianza del Pnalm.
Ormai strade e campi sono invase dai cinghiali e per questo il presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e i presidente delle federazioni provinciali insieme a imprenditori agricoli, hanno chiesto interventi alla Regione. Richiesta su cui è intervenuto l’assessore regionale Imprudente che all’inizio del mese ha emanato il disciplinare di caccia di selezione al cinghiale. «Nello specifico, la caccia di selezione al cinghiale- precisa - è svolta esclusivamente nel territorio sottoposto a gestione venatoria, all’interno di un arco temporale massimo stabilito nell’anno di riferimento, anche al di fuori dei periodi e degli orari previsti dalla legge, previa acquisizione di parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra)». Il disciplinare dispone che la caccia di selezione si svolga a partire da un’ora prima del sorgere del sole ad un’ora dopo il tramonto, per un massimo di cinque giornate settimanali, con esclusione dei giorni di silenzio venatorio (martedì e venerdì).