«Scendi che ti sfilo la colonna vertebrale».
Alcuni vicini volevano realizzare un albero luminoso negli spazi condominiali, ma lui si sarebbe opposto a causa degli elevati consumi di energia che avrebbero poi dovuto pagare. La lite però non sarebbe finita con il periodo di festività. L’uomo infatti si sarebbe legato al dito allo sgarbo e avrebbe perseguitato notte e giorno i vicini. Tanto che avrebbero chiesto aiuto alla polizia e avrebbero denunciato l’uomo per stalking. Il 49enne dopo la denuncia è stato, dal gip del Tribunale di Viterbo, alla misura cautelare del divieto di dimora. Lo stesso giorno, era dicembre scorso, l’uomo però si è presentato di nuovo davanti al condominio violando palesemente la misura appena applicata. Davanti ai condomini avrebbe iniziato a gridare minacce pesantissime: «Scendi che ti sfilo la colonna vertebrale».
E ancora: «Scendi che ti aspetto a mani aperte. Ti stacco la testa dal collo». Gli anziani vicini di casa hanno quindi di nuovo chiesto l’aiuto della polizia e denunciato l’uomo per l’ennesimo episodio di stalking e violenza. Il fascicolo del 49enne è quindi finito di nuovo sulla scrivania della Procura che ha chiesto per lui un aggravamento della misura. Il gip ha disposto non solo il divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dalle vittime ma lo ha anche “munito” di braccialetto elettronico. Dando ai condomini la possibilità di allertare la polizia se il 49enne dovesse avvicinarsi ancora.
Sempre sabato scorso personale della squadra mobile della Questura di Viterbo ha dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare del divieto di dimora e accesso a Orte nei confronti di un 40enne di nazionalità romena, ritenuto responsabile di reiterati comportamenti vessatori nei confronti di una donna, sposata con figli, residente nella cittadina. L’uomo era stato già condannato dal tribunale di Viterbo per atti persecutori nel gennaio 2022 perché aveva generato per quasi tre anni con i suoi atteggiamenti un perdurante stato di ansia nella vittima, allora sua vicina di casa con la quale millantava una falsa relazione sentimentale.