Venezia, la protesta delle Remiere contro il moto ondoso alla Regata Storica - Video

Lunedì 4 Settembre 2023
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VENEZIA - Davanti alla "machina", la tradizionale tribuna che ospita le autorità durante la Regata Storica, i rappresentanti delle remiere riuniti nell'associazione "Gruppo Insieme" sono arrivati indossando una maschera nera, presagio funereo per il futuro della città.


PROTESTA MASCHERATA
Hanno scelto il giorno più importante per il mondo del remo per lanciare il loro grido d'allarme contro i danni provocati dal moto ondoso che mette in serio pericolo la sopravvivenza di Venezia. Arrivati davanti a Ca' Foscari, invece che fare il tradizionale alzaremi e poi sfilare verso Rialto, le barche ammiraglie delle remiere, sulle quali campeggiavano striscioni con la scritta "stop al moto ondoso", si sono fermate e hanno letto il loro messaggio: «Indossiamo una maschera nera per denunciare la mancanza di lungimiranza di chi in 50 anni non ha preso provvedimenti per la salvaguardia della città e della sua laguna offesa dal traffico acqueo».
Poi, dopo aver dichiarato amore verso Venezia, gettata in barca la maschera hanno concluso: «Togliamoci la maschera e cambiamo passo, tutti insieme, politici e cittadini, per dare un futuro e trasformare Venezia in una città modello per modernità, sostenibilità e vivibilità per tutti». Alla protesta si è unito spontaneamente anche un gondoliere ormeggiato lì vicino che ha gridato: «È una vergogna, dov'è il paladino della città? Fermate il moto ondoso».
Il corteo sportivo, quindi, ha proseguito la sua sfilata subito dietro al tradizionale Corteo Storico formato da decine di imbarcazioni cinquecentesche con figuranti in costume che rievoca l'accoglienza riservata nel 1489 a Caterina Cornaro, sposa del re di Cipro che rinunciò al trono in favore di Venezia. Quest'anno, dietro alla "Serenissima" che ha aperto come di consueto la sfilata, c'erano gli Zattieri del Piave a bordo di una tradizionale zattera della Fameja dei Zatèr e Menadàs de la Piave di Codissago, con a bordo i rappresentanti delle associazioni europee, in memoria del legame tra Venezia e le località affacciate lungo il Piave che rifornivano la Serenissima con il legname dei loro boschi.
Alla sfilata delle coloratissime imbarcazioni storiche hanno assistito migliaia di persone assiepate in tutte le rive che affacciano sul Canal Grande.

I più organizzati hanno iniziato a prendere posto già dalla mattinata con tavolini e sedie per rendere più piacevole l'attesa. Moltissimi anche i veneziani che hanno seguito le regate in barca ormeggiati ai lati del Canalazzo tra Riva de Biasio e San Marco, mentre palloncini colorati, festoni e frasche hanno adornato le altane e le terrazze.


LA PRESENZE
Sessantamila i turisti, quest'anno soprattutto americani, inglesi e tedeschi, molti arrivati per caso altri invece fedelissimi spettatori della Storica, come una coppia di coniugi arrivati da Monaco di Baviera che ha confessato di venire in città per assistere alla regata da oltre 40 anni. Lungo le rive le lingue di tutto il mondo si sono mescolate al dialetto veneziano, soprattutto a quello parlato dai molti anziani, tra i più affezionati alla Storica, che si sono trovati a fare da Cicerone d'eccezione a tanti turisti raccontando loro i fasti e la storia della Serenissima.
Anche dalle finestre dei palazzi, che per un pomeriggio sono riusciti a specchiarsi nelle acque libere dal traffico del Canal Grande, c'erano moltissime persone affascinate da uno spettacolo unico. Terminato il Corteo Storico, sono iniziate le gare aperte dalle regate delle Macarele e delle Schie riservate ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni a bordo di mascarete a due remi. Dopo i giovanissimi su pupparini, è stata la volta della regata delle donne su caorline a sei remi, seguita dalla Sfida Remiera Internazionale delle Università.
Valeria Turolla

Ultimo aggiornamento: 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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