di Lucia Russo
CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - Nicola Scapinello fissa il feretro chiaro di Vanessa, con la testa fa dei “no”. Mamma Roberta bacia la foto della figlia sorretta dal marito. I famigliari si stringono, si asciugano le lacrime e si fanno forza a vicenda. La loro “ragazza dal grande sorriso” non c’è più, portata via con grande ferocia, vittima di un brutale femminicidio in casa sua e insieme a lei, se n’è andato anche il bimbo che portava in grembo.
Venerdì 29 dicembre, oltre mille persone hanno accompagnato Vanessa Ballan nel suo ultimo viaggio.
Durante il funerale, a prendere parola, oltre al vescovo monsignor Michele Tomasi, è stato il fratello di Vanessa, Nicola che l’ha ricordata come una ragazza semplice, capace di portare sempre il buonumore e ha poi lanciato un invito: “Mi piacerebbe che ciò che è successo ci facesse aprire veramente gli occhi. Ci siamo abituati ad essere concentrati solo su noi stessi ma dovremo imparare di più ad aprirci agli altri, ad essere vicini e a non girarci dall’altra parte solo perché abbiamo tante cose da fare. Indossiamo gli occhiali sbagliati, dovremmo buttarli via e mettere quelli dell’amore”. Ad accompagnare Vanessa nel suo ultimo viaggio, un fragoroso applauso.