Sub morto, il capo della polizia Alessandro Pansa ricorda Rosario

Sabato 20 Febbraio 2016
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«L'ho conosciuto personalmente, sono un appassionato sub e per questo qualche anno fa più di una volta abbiamo avuto l'occasione di fare delle immersioni insieme. L'ho incontrato anche in altre circostanza e si è sempre dimostrato molto generoso, solare, allegro. Sapeva fare squadra e dedicava tutta la vita alla polizia e alla famiglia». Questo il ricordo fatto dal capo della polizia Alessandro Pansa di Rosario Sanarico, il sub della polizia morto ieri notte a seguito di un incidente avvenuto mentre stava collaborando alle ricerche del corpo di Isabella Noventa, sul fondo del fiume Brenta. Pansa nel pomeriggio ha voluto recarsi a Padova, nella camera mortuaria per Sanarico allestita all'obitorio, per incontrare i familiari e salutare i colleghi del poliziotto. Ha sostato per una ventina di minuti davanti alla salma e poi si è intrattenuto con la vedova per esprimerle il suo personale cordoglio. «Era orgoglioso della sua famiglia e orgogliosissimo del nipotino - ha aggiunto il capo della Polizia -. Lascerà un vuoto enorme nei suoi colleghi perché era l'anima della squadra, li tratteneva assieme, cucinava per loro e lascerà una mancanza enorme per la Polizia di Stato per la sua dedizione»​
Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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