Violenta aggressione in centro a Pordenone, rifugiato pestato a sangue: «Solo per una sigaretta»

Giovedì 27 Aprile 2023
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PORDENONE - «Just for one cigarette».

Solo per una sigaretta. Sono le quattro parole che Hazdrad Bilal, 23enne afghano, ripete piangendo seduto sul marciapiede. Siamo all’angolo tra via Mazzini e Borgo Sant’Antonio, sono da poco passate le 19. Il viso del giovane richiedente asilo è una maschera di sangue. L’arcata sopraccigliare, la tempia destra, le labbra e il naso. La maglietta bianca, con lo stemma del Friuli Venezia Giulia, completamente irriconoscibile. Addosso i segni di un’aggressione brutale, senza senso. Parla inglese Bilal, dice di essere «un rifugiato che vive da amici e che da due anni è stabile a Pordenone». Con la voce disperata e gli occhi ancora terrorizzati, spiega cos’è successo. «Stavo camminando da solo in direzione di piazza Cavour», è la prima spiegazione del giovane afghano. «Alcuni ragazzi di colore mi hanno chiesto una sigaretta e gliel’ho data, poi mi hanno aggredito». Apparentemente senza alcun motivo. La sigaretta l’avevano avuta, ma evidentemente non bastava. «Mi hanno preso a pugni», confessa ancora Bilal. E i segni si vedono tutti, perché il 23enne continua a sanguinare mentre viene assistito dai primi passanti e da un conoscente che parla la sua stessa lingua e che ripete «era già successo qui, nella stessa zona». Non con la stessa vittima, però.

Ultimo aggiornamento: 01:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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