PADOVA - Un sit-in al Policlinico dopo la violenza sessuale pluriaggravata di un infermiere ad una tirocinante. Questo pomeriggio, 4 dicembre, alla vigilia del funerale della vittima di femminicidio Giulia Cecchettin, gli universitari hanno protestato contro quello che poteva essere l'ennesimo stupro. Venerdì notte infatti una studentessa tirocinante è scappata da un infermiere che ha tentato di violentarla.
Le studentesse tengono la bocca chiusa con del nastro adesivo, su cui c'è scritto: "ma come eri vestita?", "è un tuo superiore", "te la sei cercata". Frasi che sminuiscono la gravità dell'ennesimo caso di molestie in un luogo di lavoro. «Anche in questo caso si tratta di una questione del potere dell'uomo che ritiene di poter fare del corpo della donna quello che gli pare», spiega Emma Ruzzon, presidente del consiglio degli studenti con Udu Padova.
«La solidarietà mia e di tutta la comunità accademica va alla nostra studentessa vittima di un tentativo di violenza sessuale all’interno di un luogo che tutti noi vorremmo poter pensare sicuro – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –.