Stacchio, niente processo, accusa
archiviata: «Rifarei subito tutto»

Mercoledì 8 Giugno 2016
Stacchio, niente processo, accusa archiviata: «Rifarei subito tutto»
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VICENZA - «Lo rifarei immediatamente, perché difendere quella giovane intrappolata nella gioielleria lo considero un dovere. Altrimenti che futuro possiamo consegnare ai nostri figli?». Graziano Stacchio non si è mai pentito dall'aver imbracciato il fucile per rispondere al fuoco dei banditi che il 3 febbraio 2015 assaltarono l'oreficeria vicina alla sua pompa di benzina a Ponte di Nanto. E il giudice di Vicenza, Stefano Furlani, ieri gli ha dato ragione, ponendo la sua firma in calce alla richiesta di archiviazione dall'accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

Richiesta che era stata avanzata nell'aprile scorso dal pm Cristina Gava che aveva aperto l'indagine all'indomani del tentato colpo al negozio di oreficeria Luxo di Roberto Zancan. Stacchio si era trovato a schivare le raffiche di mitra dei banditi e ne aveva ucciso uno, Albano Cassol, nomade trevigiano di 41 anni anni, morto per una ferita alla coscia. Solo il 20 maggio scorso il figlio del malvivente, Alan, 19 anni, già finito in manette due anni fa, è stato arrestato al termine di un lungo inseguimento della Polizia per aver rubato una moto a Jesolo.

La Procura aveva accertato che effettivamente la sera della rapina all'oreficeria i banditi avevano sparato per uccidere, con raffiche ad altezza d'uomo. Stacchio, per il pm e per il giudice, ha risposto ad una minaccia mortale reagendo con un mezzo proporzionato, cercando però di non colpire parti vitali dei rapinatori.

La prima dichiarazione dopo la notizia è quella di Roberto Calderoli: «Sono felice che la giustizia abbia fatto il suo corso e abbia riconosciuto che il benzinaio Stacchio non ha fatto nulla di sbagliato e ha fatto la cosa giusta intervenendo e sparando ai rapinatori che stavano minacciando la vita di una commessa» ha detto il senatore della Lega. «Sono contento che il giudice di Vicenza abbia firmato il decreto di archiviazione dell'accusa di eccesso colposo di legittima difesa per Stacchio: una decisione di buon senso - ha aggiunto -. Ma adesso andiamo avanti con la proposta di legge popolare della Lega Nord per modificare la legge ed eliminare l'eccesso di legittima difesa per chi si difende a casa propria o nel proprio capannone o esercizio commerciale».

L'Italia dei Valori, con il segretario nazionale Ignazio Messina, dichiara:«Siamo contenti che sia stata archiviata l'accusa di eccesso di legittima difesa per Graziano Stacchio, il benzinaio che sparò ad un rapinatore. Riteniamo però che la legge vigente, che contiene il criterio della proporzionalità della reazione, sia da migliorare perché sono ancora troppi i casi in cui chi reagisce va sotto processo e, secondo noi, non dovrebbe proprio iniziare un processo a chi si difende. Per questo abbiamo presentato una precisa ed articolata proposta di legge popolare che intende rinforzare la legittima difesa già sottoscritta da oltre un milione e duecentomila firme in tutt'Italia». «Noi non vogliamo cittadini pistoleri - aggiunge Messina -, ma riteniamo che per tutelare se stessi, i propri cari o i propri beni i cittadini si debbano poter difendere se aggrediti all'interno della propria abitazione o del proprio esercizio commerciale. In più, bisogna cancellare la fattispecie normativa secondo la quale l'aggressore può in taluni casi chiedere all'aggredito il risarcimento del danno. Un assurdo normativo che la nostra proposta di legge popolare per potenziare l'inviolabilità del domicilio, appena approdata in Senato, vuole rimuovere».

Ultimo aggiornamento: 20:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA