Uccise il bandito, la procura chiede
archiviazione per Stacchio

Giovedì 21 Aprile 2016
Uccise il bandito, la procura chiede archiviazione per Stacchio
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VICENZA -  Come aveva annunciato il Procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri, già quasi tre mesi fa, esattamente un anno dopo la tragica vicenda di Nanto, la Procura ha chiesto l'archiviazione del procedimento contro il benzinaio di Ponte di Nanto, Graziano Stacchio, che il 3 febbraio del 2005 sparò contro i banditi che stavano assaltando la vicina gioielleria Zancan, nella quale la commessa era venuta a trovarsi in grande pericolo per le raffiche dei malviventi. Il suo colpo di fucile aveva colpito uno dei banditi, Albano Cassola, nomade trevigiano 41enne, che poi era morto dissanguato.

Il raduno dei suoi sostenitori: e la gioielleria è chiusa

 

L'indagine per la tentata rapina alla gioielleria di Ponte di Nanto e per il conflitto a fuoco si avvia così alla chiusura, con la conclusione delle indagini nei confronti di Oriano Derlesi, uno dei rapinatori. Dopo aver sparato in aria, visto l'assalto alla gioielleria di Roberto Zancan, e aver schivato le raffiche di mitra dei banditi, il benzinaio aveva esploso un colpo di fucile uccidendo Albano Cassol, uno dei rapinatori.
Alla fine dello scorso luglio i carabinieri sono stati in grado di arrestare Derlesi, giostraio nomade, inchiodato dalla corrispondenza fra il suo dna e quello repertato dentro la vettura che si era schiantata sul ponte di Nanto, quando Cassol aveva perso i sensi dopo la sparatoria.

Ultimo aggiornamento: 16:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA