POZZOLEONE – Una coppia di coniugi sinti (lei incita al quarto mese del sesto figlio) con tre figli al seguito minori di 14 anni è stata arrestata dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato in un cantiere di Scaldaferro e rimessa in libertà con l’obbligo di firma in attesa del processo che sarà celebrato il 16 giugno.
Noti alle forze dell’ordine, il 31enne Adriano Mayer e la 39enne Maura Mayer, cugini oltre che compagni di vita, residenti in una roulotte in via Galvani a Sandrigo, l’altra mattina a bordo di un furgone con tre dei loro cinque figli sono entrati in un capannone in fase di ristrutturazione in via Vallazza, dove avevano adocchiato un cumulo di materiale ferroso. La coppia pensava che il cantiere fosse fermo, invece gli operai al lavoro, senza farsi notare, hanno osservato la famiglia sinti caricare di materiale il furgone e anziché uscire allo scoperto hanno chiamato il 112 con la descrizione della coppia e del mezzo. Una pattuglia dei carabinieri ha intercettato e fermato il furgone poco distante dal capannone. Nel cassone del mezzo i carabinieri hanno trovato e poi restituito al legittimo proprietario un rotolo di alluminio, bulloni e pezzi di ferro, materiale asportato dal cantiere di via Vallazza. Ieri il giudice Maria Trenti ha convalidato l’arresto della coppia, ma per il modico valore del materiale asportato e lo stato di gravidanza della donna ha optato per la libertà con l’obbligo di firma fino al processo. I tre bambini trovati nel furgone non sono imputabili, perché minori di 14 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Noti alle forze dell’ordine, il 31enne Adriano Mayer e la 39enne Maura Mayer, cugini oltre che compagni di vita, residenti in una roulotte in via Galvani a Sandrigo, l’altra mattina a bordo di un furgone con tre dei loro cinque figli sono entrati in un capannone in fase di ristrutturazione in via Vallazza, dove avevano adocchiato un cumulo di materiale ferroso. La coppia pensava che il cantiere fosse fermo, invece gli operai al lavoro, senza farsi notare, hanno osservato la famiglia sinti caricare di materiale il furgone e anziché uscire allo scoperto hanno chiamato il 112 con la descrizione della coppia e del mezzo. Una pattuglia dei carabinieri ha intercettato e fermato il furgone poco distante dal capannone. Nel cassone del mezzo i carabinieri hanno trovato e poi restituito al legittimo proprietario un rotolo di alluminio, bulloni e pezzi di ferro, materiale asportato dal cantiere di via Vallazza. Ieri il giudice Maria Trenti ha convalidato l’arresto della coppia, ma per il modico valore del materiale asportato e lo stato di gravidanza della donna ha optato per la libertà con l’obbligo di firma fino al processo. I tre bambini trovati nel furgone non sono imputabili, perché minori di 14 anni.
