ALTISSIMO - Nuovo caso di intossicazione da monossido di carbonio, protagonista una famiglia di cinque persone originaria del Burkina Faso. L’episodio si è verificato in via Garavoglia nella notte tra giovedì e venerdì per l’uso di bracieri accesi nelle camere da letto, in quella coniugale e dei figli della coppia: lui di 38 anni e lei di 30. Si sono salvati per l’intuizione dell’uomo, per il malessere accusato dalla moglie. Caricata in auto assieme ai tre figli di 13, 7 e 2 anni l’uomo di è precipitato all’ospedale di Arzignano.
Al pronto soccorso il personale sanitario ha riscontrato in tutti e cinque un’intossicazione da monossido di carbonio per un ricovero, senza danni alla salute. Nell’appartamento sono intervenuti i vigili del fuoco per risanare l’ambiente e i carabinieri per i rilievi di legge. Il capitano Mauro Maronese, comandante della compagnia di Valdagno ha espresso un invito. «Questo dell’altra notte non è il primo caso di intossicazione da monossido per l’uso di bracieri accesi in casa. Sono utilizzati in particolare da stranieri provenienti da certe parti del mondo, per le loro consuetudini e forse anche per risparmiare sulla bolletta del metano. Non posso che invitare tutti a evitare metodi improvvisati per riscaldare l’ambiente, ma utilizzare termosifoni e caldaia che deve essere a norma con la periodica manutenzione».
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