Ponte Vecchio, bordate d'opposizione
«Poca trasparenza, costi elevati
e quei buchi tra i dirigenti comunali»

Sabato 21 Novembre 2015
Ponte Vecchio, bordate d'opposizione «Poca trasparenza, costi elevati e quei buchi tra i dirigenti comunali»

BASSANO - Dopo l'intervento "pacificatore" del giorno prima da parte del Governatore Luca Zaia, che ha chiesto di mettere da parte le polemiche per stringersi intorno al Ponte degli Alpini per chiederne la promozione a monumento nazionale, si torna al confronto politico che non poteva non riguardare anche la grande partita dei lavori al manufatto palladiano. Le forze di opposizione in consiglio comunale sottolineano che non c'è stata finora sufficiente trasparenza. Da una parte informazione e confronto istituzionale non sono stati adeguati alla portata dell’intervento, dall'altra serviva più trasparenza dalla scelta dello staff progettuale, alle decisioni di intervento, a tutto il quadro economico con una spesa complessiva molto elevata. I criteri di scelta (aziende e professionisti intervenuti) finora non sono stati adeguatamente supportati da criteri oggettivi che definiscano la bontà della scelta, aggiungono i consiglieri Marin, Scotton, Finco, Monegato, Bizzotto, Savona..

Le opposizioni sparano tutte insieme

"L'iter seguito dall’amministrazione ha creato confusione ed incomprensione tra gli “addetti ai lavori”, cioè noi consiglieri comunali - spiega Marin a nome di tutti gli interveuti - tra i cittadini e da tutti i portatori di interessi, cioè tecnici, esperti, associazioni unite dalla passione disinteressata rispetto al “monumento” della città. Inoltre l'assessore Campagnolo in consiglio ha respinto le accuse di scarsa informazione richiamando e leggendo pedantemente i verbali delle 4 commissioni consiliari in cui se ne è parlato (da novembre 2014 a settembre 2015), ma metodo, quantità e qualità della informativa dell’amministrazione sono senz’altro inadeguate rispetto all'importanza del monumento palladiano simbolo della città che richiede un intervento di 7 milioni".

D'altra parte, aggiungono i consiglieri, lo stesso sindaco Poletto ha ammesso che c'è stata una non buona informativa.

C'è stata un'unica riunione con la cittadinanza il 17 settembre, mentre tempistiche comunicative ed informative non sono andate di pari passo con l'iter progettuale: ora il sindaco ha annunciato un incontro informativo e consultivo con i tecnici il 17 novembre, ma è una scelta tardiva.

Quanto ai tecnici scelti, le opposizioni dicono che non c'è stata adeguata attenzione a profili professionali locali e regionali "molto più accomunati dalla vicinanza, da senso civico ed amore per il patrimonio ed il “monumento” della città", e non sono state sentite le rappresentanze delle associazioni professionali locali in tal senso. In più, esprimono riserve sulla progettazione interna da parte dell’ufficio lavori pubblici "rispetto alla alta professionalità e alla competenza necessaria richiesta tenuto conto, peraltro, che gli stessi uffici, in precedenza, hanno “sorvolato” sulle reali condizioni del manufatto palladiano". Non condividono nemmeno, le opposizioni, la tesi della giunta secondo cui la scelta effettuata in merito alla consulenza tecnica progettuale sarebbe rivolta ad ottenere maggior risparmio di spesa: "Mettendo insieme numerosi e spezzettati incarichi professionali per i diversi aspetti più l’utilizzo delle risorse interne (gruppo di progettazione di 8 persone più 2 architetti validatori) per oltre un anno, come ha affermato il vicesindaco Campagnolo, il costo totale è ben superiore ad ipotesi di affidamento complessivo esterno".

Infine, ultima mazzata, nel mirino finisce pure il quadro economico. La spesa è notevolissima ma si procede a rilento. Il progetto preliminare del novembre 2014 prevedeva un costo complessivo di 2.380.000 euro; quello preliminare del 22 settembre scorso sale a 6.700.000. Inoltre, aggiungono gli oppositori, "in questo particolare momento critico per l’avvio dei lavori per il restauro del ponte e la necessità di fare in fretta in tutti gli iter (progettazione esecutiva, bando gara, assegnazione ed avvio del lavori, ecc. ecc.) l’area di riferimento dei Lavori Pubblici è rimasta senza dirigente responsabile di riferimento. Da una parte si dice di avere altissime professionalità e competenze in grado di progettare il restauro del ponte, dall'altra non si trova una figura interna che possa fare il dirigente. Eppure l'amministrazione da un anno conoisceva l'esigenza. Ci troviamo ora in una situazione grottesca dove ben tre aree dell’organizzazione interna del comune sono rimaste senza dirigente: cultura, lavori pubblici ed urbanistica; tutti assunti ad interim dal segretario comunale con ingorgo burocratico-amministrativo ed evidente precarietà e ritardi cronici nelle attività".

Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 14:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA