Covepa: «Spv da ripensare». Polemica: parroco non ospita nostra messa

Venerdì 30 Dicembre 2016
Follesa del CoVePa e i cantieri della Spv
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BASSANO - Il CoVePa ha illustrato lo stato della Spv con i nuovi flussi di traffico e il rischio di assenza del punto di pareggio. Nell'imminenza dell'uscita di scena del commissario Vernizzi, il CoVePa rilancia criticando i metodi delle trattative per gli espropri. Ai ministri De Vincenti e Del Rio i portavoce Matilde Cortese, Elvio Gatto, Massimo M. Follesa hanno scritto alcuni mesi fa sostenendo che «è chiaro a tutti che nella Pedemontana Veneta c'è un Mose di soldi nascosto nei rimborsi del contratto» riferendosi al famoso tema dei soldi pubblici che dovranno essere sborsati se i flussi di traffico non si riveleranno quelli attesi. Cinque i punti messi sul tappeto: 1.Stop ai cantieri per avviare un tavolo trasparente e partecipato sul sistema di finanziamento e per riprogettare una Spv dove serve e come serve;
2. Revisione del sistema dei flussi di traffico, dei pedaggi e riduzione dei costi a partire dal blocco della galleria Malo-Caselgomberto e del primo lotto, risparmiando oltre 500 milioni; 3. Allontanamento del gruppo di gestione; 4. Basta con la farsa sugli espropri: vanno pagati prima di tutti quale garanzia di ogni eventuale ripresa dei lavori; 5. Applicazione del Codice degli Appalti con il via a un project-review della Spv con intervento della Corte Dei conti e di Anac. 

Il prossimo appuntamento è per il 6 gennaio per l'Epifania nella Terra alla Madonna del Caravaggio di Vedelago, promossa dal CoVePA e da Beati i costruttori di pace con la celebrazione della messa da parte di don Albino Bizzotto alle 14.30. «Avverrà nel vicino prato che serve da parcheggio quando arrivano molte persone per entrare nel santuario. A don Albino e a noi - hanno spiegato quelli del Co VePa - il santuario non è concesso poiché il parroco da cui dipende non vuole schierarsi contro i pontenti dello sterminio dei campi.

Rimarrà bello e vuoto. Fra una cava a nord e la più grande cava d'Europa (detta Superstrada Pedemontana Veneta) a sud. Saremo nel prato gentilmente offerto da un abitante del posto e da sua sorella, Bruno ed Anna. La Protezione Civile di Castelfranco ci offrirà il gazebo. Speriamo nella clemenza del tempo».

Ultimo aggiornamento: 23:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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