Unione di forze per ridare l’ospedale a Cascia: «40 medici ce lo chiedono»

Giovedì 15 Dicembre 2016 di Elena Ferrarese
Volontari bassanesi nei luoghi del terremoto

BASSANO - Lo scorso settembre, con l’iniziativa “Bassano Amatriciana” che ha coinvolto numerose realtà del volontariato solidale riscuotendo un grandissimo successo, il Comune di Bassano è riuscito a raccogliere ben 13 mila euro da devolvere alle zone terremotate più bisognose del Centro Italia. Il sindaco Riccardo Poletto aveva incaricato quindi Bassano Emergenze, che raggruppa le associazioni di volontariato di Protezione Civile del Comune, di prendere contatti nei luoghi colpiti e di scegliere un obiettivo preciso, un luogo, un progetto a cui destinare i fondi raccolti in questa occasione e in quelle future. Il progetto scelto è il presidio ospedaliero di Cascia, ma per completare l’opera occorrono in tutto 20 mila euro, per cui ne mancano 7 mila: il coordinamento si è attivato nuovamente dandosi come scadenza il 31 gennaio 2017 per raggiungere questa cifra. 
 

 

«Si tratta - ha spiegato Leonardo Bordignon del Nucleo di Protezione Civile Ass. Naz. Carabinieri, reduce dai sopralluoghi e dall’impegno nelle zone più devastate dal sisma - di sostituire l’Ospedale di Santa Rita ora inagibile ed elargire i servizi di prima assistenza». «L’intervento - ha specificato Mattia Bertin, collaboratore di Bassano Emergenze - permetterà di riaprire due strutture, una di 80.000 metri quadri prefabbricata destinata all'ospedale, che verrà inserita nell’area di Piazza Leone XII, e accanto una struttura a moduli per le scuole elementari. Abbiamo scelto di investire su questo progetto per più motivi: perché Cascia è in una valle chiusa, i cui primi luoghi di soccorso primario sono a 170 chilometri, perché le temperature basse non permettono un lavoro in tenda, perché ridaremo lavoro a 40 professionisti sanitari, ed anche perché è un intervento pubblico di un comune che sostiene un altro comune».

Alla chiamata dell’assessore Oscar Mazzocchin di proporre idee per organizzare manifestazioni diffuse e raccogliere i restanti soldi, hanno risposto già in molti. I ragazzi del servizio civile, ad esempio, stanno raccogliendo libere offerte dai visitatori della Torre Civica. L’associazione Pro Bassano ha già in mente la cioccolata calda solidale per la Befana. Il comitato dei quartieri ha coinvolto le scuole elementari chiedendo offerte volontarie da parte dei genitori nei momenti di festa. Gli albergatori propongono di mettere in evidenza delle cassettine per la raccolta fondi nelle loro dimore. E ancora, tra gli altri, i ristoratori propongono già un altro evento gastronomico a Bassano nel giorno di San Bassiano, il prossimo 19 gennaio, sperando ottenga la stessa partecipazione di “Bassano Amatriciana”.
Coinvolte anche le associazioni sportive. Un grande gioco di squadra, quindi, sul quale il Comune conta per riuscire a riportare l’ospedale a Cascia in breve tempo.

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