Perugia, in centro 200 ragazzini tra liti e atti vandalici. «I genitori chiedono aiuto». La mappa delle zone calde

Venerdì 20 Gennaio 2023 di Luca Benedetti
L'area di San Francesco al Prato

Si ritrovano al Pincetto a San Francesco al Prato quando scelgono il centro. Oppure a ridosso del minimetrò. Con la periferia condividono i parchi. Sono duecento i ragazzini violenti che sfiorano le baby gang e che sono un fenomeno da tenere sotto controllo. I numeri emergono a margine della festa della polizia municipale San Sebastiano, il patrono del Corpo.
Dentro alla Sala dei Notari prima i numeri e poi le spiegazioni arrivano dalla comandante della Locale, il colonnello Nicoletta Caponi. Che racconta, per esempio, come la fascia di età, dei ragazzini che diventano terribili quando fanno gruppo, è quella che va dai quindici ai sedici anni, con sconfinamenti fino ai diciannove.
In un anno, nel corso di 54 interventi, sono stati duecento
otto i minorenni identificati. Cinquantaquattro operazioni di controllo significano più di uno a settimana, considerando feste comandate e vacanze estive. E duecento otto identificati è un numero che rispetto al 2021 dice di un superamento di più che doppio: erano 97.
Quei controlli la burocrazia individua come “controllo del territorio volto al monitoraggio di comportamenti minorili contrai a norme di legge e regolamenti”, significa che quando una pattuglia si muove non è soltanto perché i ragazzini si mettono a sedere sul marciapiede impediscono l’ingresso in un negozio o fanno un po’ di baccano. Dentro ci sono altri numeri: sei minorenni segnalati alla Procura presso il tribunale per i minorenni, un arresto, due segnalazioni alla prefettura per droga e quattro multe oer violazioni del codice della strada.
Il branco si muove tutto l’anno. E diventa baby movida malata. D’inverno soprattutto nel fine settimana, d’estate sempre può succedere quando non c’è la scuola. Dalle liti alle risse, passando per i danni fatti nella stradina che da via Campo Battaglia sale al minimetrò: le griglie per far defluire l’acqua tirate via e gettate nella scarpata. Non è un caso che la Minimetrò Spa ha presentato querela diverse volte per i danni. Non c’è differenza tra ragazzini italiani e stranieri. «Chiamiamo i genitori-spiega il colonnello Caponi- facciamo presente la situazione. Le reazioni? C’è chi neanche si presenta e ci ascolta. Ma c’è chi ci cerca ancora e ci chiede aiuto, non solo cerca di capire». Segno che la divisa coglie nel segno. Per le emergenze della baby movida malata chiamano spesso i residenti.
Se l’emergenza minori si staglia dalla statistica 2022 della polizia locale, ci sono altri numeri e il futuro che permettono di immaginare l’attività delle divise con il Grifo sulla giacca. I numeri dicono che sì sono arrivate al comando di Madonna Alta forze fresche, ma tra ingressi e uscite, il saldo, in tre anni è positivo di cinque unità. Quindi la polizia locale perugina è ancora sotto organico. Per la legge gli agenti che sono 131 dovrebbero essere 220 (uno ogni 700 abitanti), ma anche alzando la media (una divisa ogni mille), il sotto organico è ampio perché in servizio i vigili dovrebbero essere 170.
I futuro dice che c’è il nodo della sede: quella vecchia cade a pezzi e quella nuova è difficile da trovare (deve avere la massima classe di resistenza sismica).

Eppoi, come ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Luca Merli, c’è la partita degli equipaggiamenti. Entro l’anno arriveranno taser (tre pistole, due per la sperimentazione e una di scorta), l’unità cinofila e lo spray al peperoncino: una dotazione di trenta pezzi. Dotazioni utili ad alzare il livello di sicurezza degli agenti e degli interventi. Il pensiero corre subito a Fontivegge. Per la comandante Caponi lì, dal nucleo decoro, sono stati ottenuti «risultati eccellenti». Il controllo degli immobili (46 in totale) ha portato a sette denunce e Fontivegge è il cuore di quel tipo di controlli che chiedono i residenti.

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